Incidente in via Messina Marine, tir investe scooter e fugge: grave quindicenne
Il violento impatto è avvenuto all'altezza di via Laudicina. Illeso il giovane che portava con sé la ragazza. Caccia al conducente del mezzo pesante. Alcuni testimoni avrebbero annotato il numero di targa: indagano i vigili
Travolti e sbalzati con violenza sull’asfalto. L’incidente è accaduto sabato sera in via Messina Marine, all’altezza dell’incrocio con via Laudicina, dove uno scooter Aprilia Scarabeo è stato colpito da un mezzo pesante, poi fuggito in direzione Ficarazzi. Ad avere la peggio la passeggera del ciclomotore, la 15enne M.M., trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico. I medici che hanno preso in cura la ragazza hanno preferito per il momento mantenere la prognosi riservata.
Un impatto violentissimo quello tra lo scooter e una bisarca, uno di quei mezzi pesanti a due piani utilizzato per il trasporto delle auto in uscita dalle concessionarie. Il conducente dello scooter, il 16enne G.L., non avrebbe riportato gravi conseguenze, tanto da essere dimesso in serata stessa dai medici. Sul posto sono intervenuti sia gli agenti della polizia municipale che il colleghi della stradale, impegnati a rintracciare il "pirata della strada". Ci sono infatti dei testimoni che avrebbero fornito dei dettagli utili per risalire al responsabile dell’incidente, nonostante restino ancora dei dubbi sul fatto che il tir segnalato sia effettivamente quello che ha causato l'incidente.
Le informazioni fornite da chi ha assistito all’impatto, considerato il buio e l’assenza di telecamere, potrebbero non essere sufficienti. "Ci sono delle indagini in corso - spiegano dal comando di via Dogali - per accertare che sia il mezzo pesante giusto. In quel tratto, infatti, sarebbero transitate diverse bisarche ed è necessario approfondire la vicenda per essere certi di addebitare eventuali responsabilità a chi è realmente fuggito dal luogo dell’incidente". Intanto lo scooter è stato sequestrato, così come potrebbe avvenire per il tir, fino allo scioglimento della prognosi da parte del personale sanitario del Civico.
