rotate-mobile
Cronaca Bagheria

Bagherese morto dopo essere caduto dal traliccio, sequestrata area: aperta inchiesta

L'incidente sul lavoro a Castrofilippo, nell'Agrigentino: Giuseppe Todaro, 25 anni, avrebbe dovuto assieme ai suoi colleghi occuparsi degli interventi di ammodernamento del ripetitore di telefonia mobile

Sia il ponte ripetitore che l’area circostante e tutte le attrezzature sono state poste sotto sequestro: la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta sull'incidente del lavoro che ieri a Castrofilippo è costato la vita a Giuseppe Todaro, 25 anni, celibe, di Bagheria.

Il venticinquenne avrebbe dovuto, assieme ai suoi colleghi, occuparsi dei lavori di ammodernamento del ripetitore Wind-Tre situato in contrada Graci-Fondachello. I carabinieri hanno accertato che il venticinquenne di Bagheria, precipitato da un'altezza di circa 30 metri, lavorava per la “St sistem srl” di Palermo che aveva ottenuto in subappalto gli interventi di ammodernamento dalla “Sielte”.

Incidente sul lavoro nell'Agrigentino, morto 25enne

I militari dell’Arma di Castrofilippo, coordinati dalla compagnia di Canicattì, hanno effettuato già verifiche e accertamenti tecnici sui sistemi di sicurezza dei lavoratori. L’inchiesta è ancora all’inizio e, inevitabilmente, occorrerà del tempo agli investigatori per riuscire a fare chiarezza. Non è escluso che, su disposizione della Procura della Repubblica, anche nelle prossime ore i carabinieri possano tornare nei pressi del ripetitore della telefonia mobile, sull’area sequestrata, per effettuare nuove verifiche.  

I colleghi di lavoro del giovane non è escluso che, nelle prossime ore, possano essere nuovamente sentiti dagli investigatori per cercare di ricostruire, con mente un po’ più lucida, l’accaduto e forse anche cosa abbia determinato il tragico incidente sul lavoro. 

"Siamo sconvolti e costernati per questa tragico incidente che ha riguardato un giovane cittadino bagherese che era intento nel suo lavoro, fuori, lontano dai suoi affetti – dichiara il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque – fatti del genere non dovrebbero mai accadere, la sicurezza sul lavoro deve essere un obbligo ed una certezza per ogni lavoratore. Ci stringiamo al dolore della famiglia Todaro, di tutti i parenti e amici".

La Cgil: "Ribasso prezzi a scapito della sicurezza"

La Fiom Cgil Palermo esprime solidarietà alla famiglia di Giuseppe Todaro. E annuncia di avere dato mandato ai legali del sindacato di valutare la possibilità di costituirsi parte civile al processo. “Le attività di installazioni telefoniche negli anni continuano a subire un selvaggio abbattimento dei prezzi – dichiarano Francesco Foti, segretario provinciale Fiom Cgil Palermo e Giuseppe Romano,  Rsu alla Sirti, altra impresa del settore delle  installazioni telefoniche –. Riduzione dei prezzi  che si ripercuote direttamente sulla sicurezza dei lavoratori, in quanto si è costretti a rientrare nei costi con un abbattimento della formazione, una pressione enorme sulle prestazioni per velocizzare le attività e un orario di lavoro che spesso si prolunga ben oltre i limiti legali. Bisogna intervenire politicamente con nuove leggi che blocchino il continuo ribasso dei prezzi che rendono inutili e ipocrite le attuali norme sulla sicurezza in Italia”.
 

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bagherese morto dopo essere caduto dal traliccio, sequestrata area: aperta inchiesta

PalermoToday è in caricamento