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Cronaca

Inchiesta “Mala Gestio”, scarcerato Fausto Giacchetto

Dopo tre mesi si aprono le porte del carcere per il manager della comunicazione, accusato di avere truccato appalti ed eventi: il giudice gli ha concesso i domiciliari. Torna invece libero Francesco Riggio, l'ex presidente del Ciapi

Dopo tre mesi esce dal carcere il manager della comunicazione Faustino Giacchetto. Il giudice delle indagini preliminari di Palermo, Luigi Petrucci, gli ha concesso gli arresti domiciliari. Giacchetto era in carcere dal 18 giugno scorso. Era finito nei guai nell'ambito dell'inchiesta della procura "Mala Gestio" sulla formazione. Torna invece libero Francesco Riggio, l'ex presidente del Ciapi, un ente che secondo l'accusa sarebbe stato trasformato in una sorta di 'bancomat' a disposizione di Giacchetto e dei politici suoi amici. Riggio si trovava già agli arresti domiciliari e oggi il gip, ritenendo affievolite le esigenze cautelari, ha revocato la misura imponendo all'indagato il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.

Appena poche settimane fa il tribunale del Riesame aveva respinto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Giacchetto. Il manager era stato arrestato con l'accusa di avere dato vita ad un comitato d'affari che si è appropriato di oltre 15 milioni di euro di fondi europei che dovevano essere impiegati dall'ente di formazione Ciapi. Giacchetto e Riggio rispondono di associazione per delinquere come "capi e promotori" e per questo, nonostante la decorrenza del termine di tre mesi e il ritorno in libertà di cinque altri indagati, avvenuto nei giorni scorsi, erano rimasti sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà. Stamattina il gip Petrucci ha parzialmente accolto le istanze presentate dagli avvocati

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