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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Appartamenti, escort e mazzette: il mondo “corrotto” di Giacchetto

Secondo i pm per spianarsi la strada verso guadagni futuri il project manager, avrebbe messo a disposizione di una decina di parlamentari nazionali e regionali case in centro ed escort

La “mazzetta” era per lui una consuetudine. Tanto che l’avrebbe data anche un funzionario della Forestale per “chiudere un occhio” su degli accertamenti sulla regolarità della piscina in casa della suocera. Lo squarcio che si sta aprendo attorno al mondo di Fausto Giacchetto è oltre ogni aspettativa. Un mondo fatto di corruzione, appartamenti ed escort. E dove sarebbero coinvolti grossi personaggi della politica. Per spianarsi la strada verso guadagni futuri, infatti, Giacchetto avrebbe messo a disposizione di una decina di parlamentari nazionali e regionali appartamenti nel centro di Palermo ed escort.

I ''favori'' dell'imprenditore vengono fuori nell'inchiesta della Procura di Palermo su una serie di presunte turbative d'asta e corruzioni in cui Giacchetto è coinvolto assieme ad altre sette persone tra le quali una parente, un funzionario dell'assessorato regionale al Turismo, due suoi dipendenti e altri imprenditori. I politici che - come risulta da alcune intercettazioni - avrebbero goduto di case e prostituite non sono indagati: non è stato provato, infatti, che, in cambio, Giacchetto abbia ricevuto da loro favori. Tra i parlamentari che - secondo quanto emerge dall'indagine - avrebbero avuto, a vario titolo, contatti con il manager ci sarebbero esponenti del Pdl, Mpa, Udc e Fli.

Dall'inchiesta dei pm palermitani è venuto fuori che in cambio di denaro il funzionario dell'amministrazione regionale avrebbe agevolato Giacchetto e altri imprenditori da lui segnalati per ottenere appalti per alcuni Grandi eventi della Regione siciliana come la visita del Papa a Palermo nell'ottobre del 2011. Mazzette piuttosto ingenti che arrivavano, a seconda dell'appalto, anche a 100-200mila euro.

Per l'imprenditore la corruzione era un costume abituale. In un caso Giacchetto avrebbe dato 4.000 euro in contanti a un ispettore della Forestale che aveva fatto degli accertamenti sulla regolarità della piscina a casa della suocera. Sarebbe stato l'ispettore a chiedere il denaro alla donna per "chiudere un occhio" e Giacchetto non avrebbe fatto una piega.

A dare il via alle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Maurizio Agnello, è stato l'esposto di un imprenditore escluso dalle gare per la fornitura di servizi in occasione della visita del Papa. Adesso gli inquirenti stanno passando al setaccio i documenti di Giacchetto sequestrati nei suoi appartamenti e nei suoi uffici. In una cassetta di sicurezza sono stati trovati alcuni orologi da collezione e 400 mila euro in contanti. In tutto i pm avrebbero riscontrati irregolarità nell'aggiudicazione di appalti di 12 eventi, tra cui il Festino e il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, ma questa sarebbe solo la punta dell'iceberg. Giacchetto, infatti, si è occupato di numerose manifestazioni a livello nazionale.
 

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