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Cronaca

Dalla Sicilia alla Corea: Grandi Eventi, intrigo mondiale

Expo in Asia e Olanda: nell'inchiesta risulta coinvolto anche un ambasciatore, Claudio Moreno, e Biagio Semilia, ex consulente per la comunicazione di Raffaele Lombardo, editore di BlogSicilia. Entrambi sono indagati per turbativa d'asta

Se Corea 2002 è ricordata per Byron Moreno, Corea 2012 sarà ricordata per Claudio Moreno. Mozambico, Swaziland, Lesotho, Senegal, Gambia, Mauritania, Capo Verde, Mali, Tunisia e Argentina. Spunta anche il nome di Claudio Moreno, una vita da ambasciatore, nell’inchiesta “Grandi eventi”. Indagato dalla procura di Palermo con l’ipotesi di turbativa d’asta e corruzione. Mazzette e favori. Decisive le intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno ricostruito la presunta dazione di una tangente, di importo compreso tra 50 mila e 120 mila euro, che sarebbe stata riservata a Moreno ma anche ad altre persone.

Moreno nel 2010 è  diventato commissario Generale per le Esposizioni Internazionali di Yeosu (Corea) e Venlo (Olanda). Un ruolo che gli permetteva di assegnare la gestione in esclusiva della comunicazione. Giacchetto si sarebbe prodigato affinché la Regione siciliana partecipasse ai due eventi internazionali. Ad aggiudicarsi la gestione fu la titolare della Jumbo Grandi Eventi, agenzia che gestisce in tutto il mondo manifestazioni, conferenze, convegni, che poi la concesse alla Ab Comunicazione, un tassello del sistema Giacchetto.

Un’operazione che vedrebbe coinvolto anche Biagio Semilia, editore di BlogSicilia, esperto per la comunicazione dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, “che – si legge nell’informativa - sembrerebbe rivestire il ruolo di intermediario con la locale autorità di gestione per i progetti Venlo e Yeosu 2012, da individuarsi nell'assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari”.

Il 29 marzo 2012, poco prima della Expo olandese, Semilia, indagato per turbativa d'asta, parla con Giacchetto e si informa su chi dovesse “dare la moneta a Moreno“. I due si incontrano in via Ruggero Settimo, c’è una microspia. Giacchetto rispose che la “moneta” l’avrebbe data “lei”. “Lei da’ 50 mila, io do il resto“, dice Giacchetto. “Per due?”, fa Semilia. “No, 120 mila per ognuno”. La difesa sostiene che si tratta di percentuali dovute al ministero degli Esteri, per i servizi resi alla Regione Sicilia, nella misura di 50 mila euro.  Ma  c’è il dubbio del “resto“, la somma che avrebbe dovuto portare tutto a 120 mila euro. Un “dettaglio” ancora da chiarire.

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