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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Nuovo sequestro per l'ex patron di Blutec Ginatta, sigilli a villa di lusso da oltre 3 milioni

L'immobile, che ha 46,5 vani e anche un bosco, si trova in provincia di Torino. L'imprenditore è accusato di avere distratto ingenti finanziamenti pubblici destinati al rilancio del polo industriale di Termini Imerese

Una villa del valore di oltre tre milioni di euro è stata sequestrata dalla guardia di finanza a Roberto Ginatta, ex patron della Blutec attualmente ai domiciliari. L'immobile di lusso si trova a Fiano, nel Torinese. Ad agire sono stati - su delega della Procura di Torino - i finanzieri del comando provinciale di Palermo con la collaborazione dei colleghi di Torino, nell'ambito delle indagini riguardanti la Blutec spa e la riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese. Le fiamme gialle hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale del capoluogo piemontese.

VIDEO | Quarantasei vani e un bosco a disposizione: le immagini della villa 

Ginatta, insieme a Cosimo Di Cursi, è accusato di malversazione a danno dello Stato per aver distratto ingenti finanziamenti pubblici (pari a circa 16,5 milioni di euro), erogati a titolo di anticipazione da Invitalia spa (per conto del ministero dello Sviluppo economico), per sostenere il programma di riconversione e riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese (Palermo). Ginatta e Di Cursi sono accusati anche di auto riciclaggio per aver reimpiegato circa 14 milioni di euro di tale profitto illecito in attività economiche, imprenditoriali, finanziarie e speculative del circuito economico legale.  

Le indagini, svolte dagli specialisti del gruppo Tutela spesa pubblica del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Palermo, hanno permesso di dimostrare l'intestazione del complesso residenziale dove risulta abitare la famiglia Ginatta a una società definita "schermo" per "ostacolare l'attività di aggressione patrimoniale da parte dell'Autorità giudiziaria", spiegano le fiamme gialle. 

La villa, che si trova all'interno del Parco regionale "La Mandria" di Torino, ha un'estensione di 1701 metri quadrati e 46,5 vani ed è dotata di varie autorimesse e piscina. Il bosco circostante (anch'esso sottoposto a sequestro) si sviluppa per quasi 5 ettari.

La misura cautelare si aggiunge a quelle personali e reali eseguite lo scorso giugno, sempre su delega dell'autorità giudiziaria torinese, nei confronti di Roberto Ginatta, del figlio Matteo Orlando e di Giovanna Desiderato, per bancarotta e riciclaggio nell'ambito della gestione di Blutec spa (in amministrazione straordinaria), della Metec spa (dichiarata fallita l'11 dicembre 2020) e della Mog srl, tutte riconducibili al gruppo familiare Ginatta. 

Lo scorso dicembre era già stato eseguito il sequestro di un altro immobile di lusso a Sestriere, del valore di 1,1 milioni di euro. A seguito dell'esercizio dell'azione penale da parte della Procura, il procedimento è in fase di udienza preliminare.

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