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Cronaca

Inceneritore a Bellolampo, ci (ri)siamo: "La Regione si è arresa"

La denuncia del Movimento 5 Stelle: "I due impianti che lo Stato ha imposto alla Sicilia con lo 'Sblocca Italia', in realtà sono diventati sei su proposta della Regione. Faremo ogni azione politica e parlamentare per bloccare questi progetti"

“Mi vengono i brividi al posto del governo se penso che avranno una sollevazione popolare a partire da Palermo per l'inceneritore che intendono realizzare a Bellolampo". L'ipotesi della costruzione dell'impianto tanto "chiacchierato" in passato, riprende corpo nelle parole della deputata del Movimento 5 Stelle alla Camera, Claudia Mannino. Il progetto riguardante la realizzazione di un inceneritore a Bellolampo è stato annunciato dal delegato dell'assessore all'Energia Contrafatto, Lo Monaco, che ha comunicato che i due impianti che lo Stato ha "imposto alla Sicilia con lo 'Sblocca Italia', in realtà sono diventati sei su proposta della Regione. Eppure Crocetta aveva dichiarato di opporsi", spiega Claudia Mannino.

"Era il novembre 2012 - attacca la deputata pentastellata - quando l'attuale governatore, in piena campagna elettorale, affermava scandalizzato di avere un video in cui provava che Micciché era a favore degli inceneritori. Ma si sa, Crocetta e il Pd sono di parola: eletti promettendo un secco no a inceneritori, Muos e trivellazioni, sono riusciti nell'impresa di non mantenere neanche un impegno. Noi invece le nostre promesse le manterremo e faremo ogni azione politica e parlamentare per bloccare questi progetti”. L'idea di utilizzare la struttura tanto discussa come soluzione all’emergenza rifiuti ha origini lontane, ma il progetto è sempre rimasto chiuso nel cassetto. Fino a oggi. Un impianto mai costruito nonostante i 43 milioni impegnati inizialmente della Regione e poi bruciati.

Della questione Bellolampo se n'è parlato nel corso di un vertice sul futuro del cementificio dell'Italcementi di Isola delle Femmine. Un incontro promosso dal Movimento 5 Stelle all'Hotel Eufemia, disertato però dagli assessori. "Il segno della resa della Regione davanti alle politiche ambientali", spiega il M5S in una nota. “L'assenza dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente, nonostante le rassicurazioni a me fornite la stessa mattina dell'incontro direttamente dall'assessore Croce – afferma Claudia Mannino - sono coerenti con la totale assenza di una autorità ambientale in Sicilia. Così come per 6 anni l'Arta non ha compiuto il proprio dovere, restando inerte rispetto alla mancata installazione delle centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria a Isola e Capaci, ora nessuno dell'assessorato ha ritenuto di dover spiegare le omissioni di questi lunghi anni sul cementificio. Nessuno ha voluto chiarire perché il procedimento di riesame Aia (autorizzazione integrata ambientale), fermo dal luglio 2014, non riparte. Nessuno ha chiarito perché non si intima all'Italcementi di presentare le carte per la procedura Via (valutazione impatto ambientale). Per fortuna su molti di questi aspetti la Procura di Palermo, a seguito del nostro esposto che ora provvederemo a integrare, sta indagando. Adesso informeremo pure la Commissione europea per questa situazione che si trascina da fin troppo tempo e l'Arta dovrà risponderne”.  

“Emblematica - continua la Mannino - è stata anche l'assenza dei sindaci del comprensorio, ad esclusione di quello di Isola delle Femmine, a dimostrazione della miopia politica locale, disinteressata anche al solo confronto. Il convitato di pietra restava sempre l'Italcementi, a pochi passi dall'Hotel Eufemia, che non ha ritenuto di dover condividere col territorio le prospettive dell'impianto”.  

Per la deputata il bilancio dell'incontro è comunque positivo:”Abbiamo raggiunto i risultati sperati - dice - ovvero di mettere attorno ad un tavolo istituzioni e cittadini. Continueremo su questa strada poiché è bene informare prima i cittadini delle scelte (a nostro avviso delinquenziali) che questi governi, nazionale e regionale, vogliono portare avanti. Con questi incontri dimostreremo che non solo il M5S è contrario ad ogni forma di incenerimento (ed utilizzeremo tutti i livelli istituzionali per farlo) ma che la scelta spetta prima ai cittadini che con questi incontri hanno la possibilità di essere puntualmente informati”.

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