Incendio torna a minacciare San Martino, M5S: "Ancora una volta la Regione arriva tardi"
Il vento ha alimentato gli ultimi focolai che sembravano essere stati domati nella notte. Paura per numerose abitazioni nella frazione di Monreale. In azione vigili del fuoco, Forestale, protezione civile e canadair. Due i mezzi di terra che si sono guastati durante le operazioni
Il vento alimenta le fiamme e San Martino delle Scale torna a bruciare. Dopo l’incendio registrato nella notte che ha messo a dura prova i vigili del fuoco, tre squadre sono dovute intervenire nuovamente nella frazione di Monreale, precisamente a Monte Fiascone, per domare il rogo che ha già divorato ettari di bosco e macchia mediterranea, minacciando anche le abitazioni sparse tra via SM1 e via SM3.
I telefoni della sala operativa del 115 squillano senza sosta da ieri sera. L’incendio della scorsa notte, secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, sarebbe stato causato da alcuni materassi abbandonati e bruciati nella zona di Piano Geri. Alcune abitazioni, a scopo precauzionale, erano state evacuate mentre i canadair iniziavano ad effettuare diversi lanci per circoscrivere il fronte delle fiamme.
Un mezzo aereo è decollato dall’aeroporto di Trapani, scaricando l’acqua raccolta nel lago di Piana degli Albanesi. I vigili del fuoco, nel primo pomeriggio, hanno dovuto lavorare duramente - con due mezzi che si sono guastati proprio durante gli interventi - mentre attendevano l’arrivo dell’aereo che non era disponibile per altre operazioni. Sul posto anche gli uomini della Forestale e della protezione civile.
M5S: "Ad oggi operativi 2 mezzi aerei su 6"
"Ancora una volta la Regione arriva tardi nella gestione degli incendi. Da marzo chiediamo al Governo Musumeci - dichiarano i deputati regionali del M5S - di mettere in campo le attività di prevenzione antincendio, ma finora nessun ufficio è in grado di dirci se sono state fatte. La scorsa settimana è stato siglato il contratto di servizio aereo antincendio tra il Corpo forestale della Regione e un raggruppamento di imprese che consente di utilizzare sei velivoli antincendio. È costato 2 milioni 300 mila euro, ma solo 2 aerei su 6 ad oggi sono operativi: uno nelle base di Geraci, l'altro a Caltanissetta. Gli altri quattro arriveranno in Sicilia solo giovedì e nel frattempo l’Isola viene devastata dai roghi"
Il gruppo parlamentare all’Ars, composto da Giampiero Trizzino, Nuccio Di Paola, Stefania Campo e Valentina Palmeri, chiede al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale all’Ambiente Totò Cordaro di riferire in Aula sull’emergenza incendi nell’Isola. “Uomini e mezzi sono insufficienti. La Regione - aggiunge Trizzino - ha delle responsabilità precise, mentre i vigili del fuoco rischiano la vita. Vogliamo sapere quante risorse la Regione ha stanziato, quando e se sono partiti gli interventi, se sono stati realizzati in tempi ragionevoli, per quali ragioni è stato siglato solo il 19 luglio il contratto di servizio e perché su 6 mezzi previsti solo due sono operativi".