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Indagini dei carabinieri / Isola delle Femmine / Viale Marino

Incendio nella notte a Isola, l'ex Cafè del mar distrutto dalle fiamme a poche ore dalla demolizione

Gli operai avrebbero dovuto iniziare questa mattina i lavori per la rimozione della struttura in legno di viale Marino abbandonata da anni per un contenzioso. Pochi giorni fa l'assessore regionale Cordaro aveva annunciato il finanziamento dei lavori per la rimozione. Si pensa possa trattarsi di un rogo doloso

Appena pochi giorni fa era arrivata la notizia dello stanziamento delle somme per demolire ciò che resta del Cafè del mar, a Isola delle Femmine. Poi stanotte è arrivato l'incendio che ha quasi trasformato la struttura in un cumulo di cenere. Un incendio ha colpito questa notte il capannone in legno che si trova all’inizio di viale Marino, abbandonato da anni a causa di un lungo contenzioso dopo la decadenza della concessione demaniale, e che di lì a poco sarebbe stato distrutto per avviare la riqualificazione della zona. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno lavorato sino all’alba per completare le operazioni di spegnimento.

Domate le fiamme è stato eseguito un sopralluogo per chiarire le origini del rogo che, nonostante non sia stato individuato l'innesco, sembrerebbe essere di natura dolosa. I lavori per la rimozione della struttura in legno che si trova all’inizio di viale Marino erano stati affidati pochi giorni fa. Ad annunciarlo era stato l’assessore regionale all’Ambiente Totò Cordaro che era andato a visitare il sindaco di Isola, Orazio Nevoloso, con il dirigente generale del dipartimento Ambiente, Giuseppe Battaglia, per sponsorizzare l’intervento della Regione "a salvaguardia della pubblica incolumità, dimostrando ancora una volta che la tutela e la valorizzazione ambientale non si fanno con discorsi da salotto".

La strana "coincidenza". Proprio questa mattina gli operai della ditta appaltatrice avrebbero dovuto iniziare i lavori ma qualcuno, nel caso in cui venisse confermata l’ipotesi dell’incendio doloso, avrebbe fatto sì che la demolizione, finanziata alla fine dello scorso anno per un totale di 32.940 euro, non iniziasse oggi. I carabinieri hanno avviato le indagini e nelle prossime ore, oltre ad analizzare le immagini delle telecamere di videosorveglianza piazzate nella zona, ascolteranno alcuni dei soggetti coinvolti per cercare di scoprire chi possa eventualmente aver incendiato l’ex Cafè del mar e con quale obiettivo.

Il sindaco Nevoloso: "Non credo alle coincidenze"

“Gli inquirenti stanno indagando sull’accaduto e dai primi rilievi l’incendio sembrerebbe di natura dolosa. È chiaro che non credo alle coincidenze: la pedana per tanti anni. Probabilmente - scrive il sindaco Orazio Nevoloso - non aveva resistito soltanto alla nostra ferrea volontà di mettere la parola fine a questa indecorosa situazione. Il fatto che venga distrutta a poche ore dallo smontaggio costituisce un atto spregevole, forse intimidatorio, che condanno con la massima fermezza. Metto subito in chiaro un concetto: lo smontaggio avverrà ugualmente ed avverrà in fretta”.

“Tecnicamente, l’operazione avrà una connotazione diversa rispetto a quella preventivata perché i materiali che costituivano la pedana non potranno essere riciclati, ma dovranno essere caratterizzati e smaltiti come rifiuti speciali. In queste ore - spiega ancora Nevoloso - gli uffici sono già a lavoro per capire se questo nuovo scenario comporterà un aggravio dei costi. Nel frattempo l’Amministrazione comunale ha denunciato l’accaduto ai carabinieri ed ha avviato immediatamente le interlocuzioni necessarie per pianificare le operazioni di smontaggio. Ringrazio i numerosi cittadini e le associazioni che hanno capito la gravità del gesto e hanno manifestato liberamente la loro solidarietà verso l’Amministrazione comunale”.

"Uno sfregio, ma noi andiamo avanti"

Il primo cittadino poi ricostruisce un po’ quella che è stata la storia di questa struttura in legno, almeno nell’ultimo periodo. “Dietro c’è una storia ingarbugliata fatta di ricorsi e altro. Dal mio insediamento - aggiunge il sindaco a PalermoToday - abbiamo sempre chiarito che la nostra intenzione era quella di liberare l’area, tanto che l’avevamo eliminata dalle planimetrie del Piano di utilizzo del demanio marittimo. Probabilmente quello di stanotte è uno sfregio, chissà se nei confronti della nostra Amministrazione, ma ciò non cambierà nulla rispetto al percorso che ci siamo prefissati”.

Articolo aggiornato alle ore 15.30 del 27 giugno 2022 // inserito commento sindaco

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