rotate-mobile
Cronaca Monreale

Monreale accerchiata dalle fiamme Caputo: “C’è la mano della mafia”

La giunta ha dichiarato lo stato d'emergenza. Tra sabato e domenica un vasto incendio ha minacciato decine di case tra Piano Geli e San Martino. Impegnati 128 uomini, danni per 800 mila euro

Monreale accerchiata dal fuoco. La giunta della cittadina dichiara lo stato di emergenza dopo il rogo che per più di mezza giornata, tra sabato e ieri mattina, ha tenuto sotto scacco decine di abitazioni tra Piano Geli e San Martino. Molte case sono state sgomberate e per spegnere le fiamme sono stati impiegati 128 uomini. I danni ammontano a circa 800 mila euro.

“La giunta - spiega il vicesindaco e deputato regionale Salvino Caputo (Pdl) - ha istituito un gruppo di lavoro per redigere una mappa degli incendi e dichiarare l’inedificabilità in quelle aree per i prossimi cinque anni, come prevede la legge. Inoltre, l’amministrazione sta predisponendo la delibera con la richiesta al Prefetto di Palermo Umberto Postiglione e al ministero della Difesa di autorizzare presidi a Monreale da parte dell’esercito. Gli incendi dei giorni scorsi – dice Caputo – avevano interessato solo aree boschive, adesso invece sono state colpite anche zone densamente abitate. E’ chiaro che siamo di fronte a una organizzazione criminale che opera senza scrupoli per danneggiare il territorio di Monreale”.

Per Caputo quindi “non si tratta di gesti isolati ma di una organizzazione criminale che coinvolge gli interessi di Cosa Nostra”. “Su 53 mila ettari di territorio – sottolinea il vicesindaco – sono state colpite aree edificabili e boschive, sapendo che in quelle zone vivono dei cittadini. E’ evidente che c’é un disegno dietro, una strategia con l’obiettivo di fare affari. Ma la giunta non lo permetterà”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Monreale accerchiata dalle fiamme Caputo: “C’è la mano della mafia”

PalermoToday è in caricamento