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Cronaca

Il dramma dell'immigrazione negli scatti del palermitano Nino Randazzo

Le foto saranno ospitate a Roma, a Palazzo Valdina. La mostra è stata allestita e realizzata da maestranze interne all'Asp. Tutte le immagini sono state catturate senza attrezzature professionali, ma utilizzando smartphone o tablet

Il suo dramma ha commosso l’Italia. La sua fotografia in braccio al medico dell’Azienda sanitaria di Palermo, Pietro Bartolo, ha fatto comprendere più di qualsiasi parole la tragedia dell’immigrazione. Uno scatto inedito al porto di Lampedusa di Favour, la bimba nigeriana di appena 9 mesi che ha perso i genitori durante la traversata dalla Libia a bordo di un gommone, fa parte del racconto di “Altromare”,  mostra fotografica di Nino Randazzo dell'Asp ospitata dal 9 al 17 giugno prossimi a Roma dalla Camera nella “Sala del Cenacolo” di Palazzo Valdina.

Sono 71 scatti, distribuiti in "8 stazioni", per ricordare e comprendere le storie che attraversano l'Altromare. Storie come il salvataggio di Kebrat, il sorriso di Malik e il disegno di Tarek, ma Altromare è, soprattutto, il racconto di speranze, sofferenze, illusioni, violenze e morte.

“La maggior parte delle fotografie - spiega l’autore della mostra, Nino Randazzo, addetto stampa dell’Asp di Palermo - documentano la tragedia del 3 ottobre del 2013 quando, a mezzo miglio da Lampedusa, morirono 366 persone. Quella mattina ero l’unico giornalista presente sul molo Favaloro e ho fatto ciò che avrebbe fatto qualsiasi altro giornalista, e cioè documentare la più grande tragedia del Mediterraneo. Quelle foto (tutte fornite gratuitamente a giornali, tv, agenzie di stampa e siti web, ndr)  sono state pubblicate dai quotidiani di tutto il mondo facendo conoscere una tragedia diventata, purtroppo, senza fine”.

La mostra, curata da Nuccia Cammara, è stata allestita e realizzata da maestranze interne all'Asp. Nelle 71 fotografie, tutte realizzate senza attrezzature professionali, ma utilizzando smartphone o tablet, c'è anche il racconto degli sbarchi al porto di Palermo. "Il mare che raccontiamo – ha spiegato il direttore generale dell'Asp di Palermo, Antonino Candela - non è quello che per noi è sinonimo di spensieratezza e vacanza, ma quello che è fatto di sogni e speranze che, troppo spesso, si sono trasformati in viaggi senza approdo. La nostra è una testimonianza, ma soprattutto è il tentativo di non far dimenticare queste terribili tragedie".

La mostra “Altromare” sarà inaugurata mercoledì alle 17 a Palazzo Valdina (ingresso da vicolo Valdina 3/a) a Roma. Previsti, tra gli altri, gli interventi della vicepresidente della Camera dei deputati, Marina Sereni; del sottosegretario di Stato all’Interno, Domenico Manzione; di Federico Gelli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate; e del Direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonio Candela. Sarà presente, anche, Pietro Bartolo, responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, protagonista tra l’altro del Film “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, recente vincitore dell’Orso d’Oro al Festival del cinema di Berlino.

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