Al Rotary club di Palermo Montepellegrino l'incontro "Il Rotary oggi, tra tradizione e innovazione"
Attilio Bruno: "L’immagine dipende da cosa saremo in grado di comunicare all’esterno"
Serata di formazione quella al Rotary Club di Palermo Montepellegrino, presieduto da Carmelo Maltese, un centinaio di presenti, con al completo anche il Rotaract Club Palermo Montepellegrino (presieduto da Giuseppe Barocchieri), e ospite d’onore l’istruttore distrettuale del distretto 2110 del Rotary International, il past governor (2000-2001) Attilio Bruno che, dopo il suo anno di Servizio da governatore, si è distinto in ambito distrettuale e internazionale in attività per la Fondazione Rotary e per il Rotary International. Un ospite di spiccate qualità umane e culturali che ha rappresentato il Distretto 2110 Sicilia e Malta come delegato al Consiglio di Legislazione, il cosìddetto parlamento del Rotary. Attilio Bruno, come ha sottolineato, nel presentarlo, il presidente Carmelo Maltese “segue in particolare con attenzione gli aspetti regolamentari dell’Associazione e quest’anno ha accolto l’invito del governatore Alfio a svolgere le funzioni di formatore ed istruttore distrettuale”. Brillante la relazione di Attilio Bruno, che introducendo il tema “Il Rotary oggi: tra tradizione e innovazione” ha affermato “oggi ho il privilegio di parlare d’innovazione e d’innovazione nel Rotary in un tempo e in un ambiente in rapido cambiamento”. “Un Rotary che deve continuare ad impegnarsi per rendere il club, una struttura efficiente ed efficace, capace di motivare i soci che, informati e coinvolti, sappiano, da veri professionisti, gestire al meglio le risorse”.
"Un club – ha precisato Attilio Bruno – che cresce al suo interno, che privilegia più i momenti che tengono uniti i suoi soci piuttosto che quelli destinati ad eventi come gli interclub”. “Il futuro del Rotary è però legato non solo alla riorganizzazione interna ma anche al miglioramento della visibilità esterna. Per fare questo servono non solo strategie mirate ma la partecipazione e il fermo convincimento di tutti i rotariani che serve un impegno addizionale. A partire dalle scelte che saranno capaci di fare, selezionando i nuovi soci che verranno cooptati nei club, come quelli di questa sera. Sono basilari le strategie e i progetti futuri che il Rotary metterà in atto in un club, sul territorio”. E continuando la sua strepitosa relazione “Organizzazione interna ed immagine esterna sono, dunque, i requisiti indispensabili di ogni organizzazione. E l’immagine dipende da cosa saremo in grado di comunicare all’esterno. Il nostro brand è mutato negli anni, ma continuiamo ad avere un nostro carisma riconosciuto nel mondo”, ha precisato Attilio Bruno.
“Per avere una forte visibilità, per essere gradito e desiderato, il Rotary deve uscire prepotentemente allo scoperto comunicando a tutti cosa è il Rotary e cosa è capace di fare in termine di servizio, utilizzando sempre e comunque il suo marchio. È questo che fa la differenza ed è per questo che è il Rotary a doversi, sempre, intestarsi le grandi battaglie”, ha concluso Attilio Bruno che, al termine della serata, dopo un breve saluto anche di Mino Morisco, delegato agli eventi del Rotary del Distretto 2110, è stato omaggiato del gagliardetto del club. Ai saluti del presidente e di Mino Morisco si sono uniti quelli del Rappresentante Distrettuale del Rotaract Cicero e quelli del presidente del Rotaract Palermo Montepellegrino Giuseppe Barocchieri. Nel corso della serata l’effettivo del club si è implementato di sei nuovi soci: prestigiosi e qualificati: Pietro Ballo, Giuseppe Buccheri, Mario Veca, Myriam De Luca, Carlo Valenti, Emanuele Di Bartolo. Crescita del numero dei soci salutata con entusiasmo da Attilio Bruno che ha sottolineato quanto sia “vitale per un club la crescita dell’effettivo. Ed è per me, oggi, un piacevolissimo regalo”.