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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Partanna-Mondello

Le Iene gli citofonano a casa per l’Immacolata, Edy Tamajo denuncia La Vardera

L'onorevole eletto alle scorse regionali con 14 mila voti e indagato per corruzione elettorale passa al contrattacco. "Io ho la coscienza serena, ma non possono turbare la serenità della mia famiglia", dice appena uscito dalla stazione dei carabinieri

Stavano preparando l’albero nella giornata che dà il via alle festività natalizie quando la "iena" dal ciuffo rosso ha bussato alla porta di casa Tamajo "violando la privacy sua e della famiglia". L’onorevole, eletto alle scorse regionali con 14 mila voti e indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, si è presentato stamattina alla stazione dei carabinieri di Partanna per sporgere denuncia contro Ismaele La Vardera: "Anche stamattina - spiega Tamajo a PalermoToday - ha assunto un atteggiamento provocatorio. Questo è il giornalismo italiano che non fa altro che delegittimare il lavoro della Procura". Poi passa al contrattacco anche con il resto della stampa: "Qualcuno riesce stranamente ad avere notizie riservate sulle indagini. Ma ho tempo 90 giorni per integrare la denuncia".

Iene, il servizio di La Vardera su Tamajo | VIDEO

Tutto è iniziato ieri pomeriggio quando, intorno alle 16.30, la iena La Vardera si è presentato in casa Tamajo. A raccontare l'accaduto è stato lo stesso deputato regionale con un post Facebook ad anticipare la denuncia: "Oggi - scriveva ieri - mia moglie sente bussare e mentre era con i bambini ha risposto al citofono. Sapete chi era? La Vardera, delle iene. Quello che doveva pubblicare il film sulle elezioni amministrative di Palermo mai visto fino ad ora, che monta e smonta filmati a suo uso e consumo, quello che ti dà la ‘parola’ prima dell’intervista che avrebbe pubblicato integralmente tutto e invece regolarmente non la mantiene".

"Vedete che siamo pagati", le intercettazioni

Ma quello che infastidisce di più Tamajo sarebbe il poco rispetto mostrato nei confronti suoi e soprattutto della sua famiglia: "Sono arrivati a casa mia e hanno turbato la serenità della mia famiglia, con le telecamere in spalla, e per di più in un momento di lutto. C’erano infatti anche la vedova di mio zio, i suoi e i miei figli, che hanno pianto di fronte all’ennesima scena del genere. La settimana scorsa ho dovuto portare uno dei miei bambini in ospedale perchè stanno vivendo male la situazione. Ribadisco ancora una volta - commenta - il mio punto di vista: ho la coscienza serena, non ho acquistato nulla e confido nel lavoro della magistratura. A livello morale non sarei capace di fare una cosa del genere. I miei amici mi conoscono quale persona perbene e i numeri sui social, assolutamente spontanei, lo dimostrano".

Secondo la guardia di finanza Edy Tamajo, candidato ed eletto con Sicilia Futura nelle liste a sostegno di Fabrizio Micari, potrebbe aver acquistato un pacchetto di voti pagando 25 euro ogni preferenza. L’inchiesta è scaturita da alcune intercettazioni che hanno portato all’indagine che coinvolge anche i suoi collaboratori Giuseppe Montesano, Christian e Nicolina D’Alia. "Ti volevo chiedere una cosa - si sente in una delle intercettazioni fatte dai militari - per il fatto delle votazioni. L’ho detto a Tommaso, a sua moglie. Hanno detto 'Noi glielo diamo il voto, problemi non ne abbiamo'. Gli ho detto: 'Vedete che siamo pagati'". Sul punto gli avvocati di Tamajo, Giovanni Castronovo e Nino Caleca, ribattono: "L’unica cosa che emerge con assoluta certezza è che non conosce e non ha mai avuto alcun rapporto con i soggetti indicati quali correi".

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