Brancaccio, fiamme in un capannone dell'Irsap: "Ennesimo episodio, la Regione faccia qualcosa"
L'incendio è divampato in un immobile dell'ex consorzio Asi. Il rogo sarebbe divampato all'esterno, partendo da alcuni mobili abbandonati, ma avrebbe presto raggiunto la struttura. Sunseri (M5S): "Nel tempo i locali sono stati vandalizzati e gli arredi distrutti. Oggi è un luogo frequentato da tossicodipendenti"
Un incendio è divampato in un capannone nell’ex consorzio Asi. E’ successo stamattina a Brancaccio, nell’immobile oggi di proprietà dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Le fiamme, partite da alcuni mobili accatastati all’esterno, hanno raggiunto la struttura rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno eseguito gli accertamenti necessari per chiarire cosa abbia causato il rogo. Pare che in quei padiglioni trovino riparo alcuni senzatetto, a volte anche tossicodipendenti, che accendono dei fuochi per proteggersi dal freddo.
"Questa mattina nel Centro direzionale di Brancaccio, costato circa 25 miliardi di lire, è andato in fiamme un locale a causa di un incendio doloso", afferma il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri secondo cui si tratterebbe “dell’ennesimo atto vandalico cui assistiamo in un luogo totalmente dimenticato dalla Regione. Il complesso versa infatti in un stato di assoluto abbandono ormai da molti anni. Nel tempo è stato oggetto di continui raid e razzie ad opera di bande di malviventi. I locali sono stati vandalizzati, gli arredi distrutti, quel che c’era all’interno è stato portato via. Oggi è un luogo in cui dimorano regolarmente tossicodipendenti e in cui vengono probabilmente spacciate sostanze stupefacenti".
“Come se non bastasse - prosegue Sunseri - a poche decine di metri dal luogo dell’incendio si trovano gli uffici dell’Irsap, dove diversi dipendenti di quell’istituto continuano a lavorare in condizioni di perenne pericolo. Tutto questo conferma l’incapacità del governo Musumeci di gestire i propri immobili e più in generale la stessa incapacità nel gestire la liquidazione delle ex Aree di sviluppo industriale, cui questo complesso appartiene. Adesso occorre che la Regione intervenga immediatamente. Da una parte per trasferire i dipendenti Irsap e toglierli così dalla precarietà e dai rischi, dall’altra per elaborare finalmente un piano di recupero dell’area, con cui destinare i locali a uno scopo concreto e utile per il bene pubblico”.