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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Libertà

Ambiente, Rotary club Panormus lancia lo slogan "Riappropriamoci del nostro mare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“Riappropriamoci del mare di Palermo!”: questo lo slogan lanciato da un gruppo di 15 Club Rotary dell’area Panormus che, su idea e impulso del Club Palermo Mondello, stanno portando avanti un progetto per stimolare e sollecitare le amministrazioni locali e regionali e fornire il concreto contributo delle proprie professionalità per la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile del litorale del golfo di Palermo che si estende geograficamente dal borgo marinaro dell’Arenella, a nord, fino al promontorio di Mongerbino, a sud-est.

Parallelamente, i Rotary club dell’area Panormus, svilupperanno azioni capillari di informazione e sensibilizzazione alla cittadinanza (manifesti, totem, gazebo, convegni, ecc.) affinché si possa pervenire alla mobilitazione delle coscienze di migliaia di cittadini che, partecipando e condividendo l’idea, facciano sentire anch’essi la propria influenza. L’iniziativa pensata come pluriennale si inserisce in una delle sei aree di intervento del Rotary International.

Nei giorni scorsi, dopo un lungo e travagliato percorso e solo grazie anche all’azione rotariana, è stato finalmente raggiunto un primo importante risultato, con l’approvazione da parte della Giunta comunale del Piano di Utilizzo delle aree Demaniali Marittime, che è stato già inviato alla Regione per il relativo parere. Come precisa il rappresentante del Comitato tecnico che ha il compito di sviluppare il progetto, “per lunghi secoli la città di Palermo ha vissuto in stretta simbiosi con il proprio mare e con il proprio porto, traendone infiniti vantaggi, ma da tantissimo tempo, purtroppo, non è più così”. Oggi, però, “si è quasi persa la cultura delle città di mare e si è sottratto ai cittadini palermitani il piacere di godere del proprio mare, se non andandolo a cercare, spesso non senza fatica e spirito d’avventura, facendosi largo tra il degrado, l’abbandono, la spazzatura e le costruzioni fatiscenti”. E concludendo preannuncia che “regolarizzeremo e formalizzeremo i rapporti con il Comune attraverso la sottoscrizione di un accordo di collaborazione non appena l’ente pubblico si doterà dell’apposito regolamento”.

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