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Cronaca Cefalù

La Diocesi di Cefalù accoglie le prime famiglie in fuga dall'Ucraina e lancia una raccolta fondi

Nei prossimi giorni in arrivo tre mamme e i loro cinque figli. L'iniziativa era stata anticipata dal vescovo Giuseppe Marciante

La situazione del conflitto tra Ucraina e Russia peggiora di ora in ora e anche la Diocesi di Cefalù dà il suo contributo: a partire dall'8 marzo, accoglierà 3 mamme e i loro 5 figli presso una struttura del Seminario diocesano. L'iniziativa era stata anticipata dal vescovo Giuseppe Marciante, durante la veglia di preghiera che si è tenuta in Basilica mercoledì scorso, in occasione della Giornata di Preghiera e Digiuno indetta da Papa Francesco.

"In risposta alle tante telefonate giunte in questi giorni in Curia di famiglie che hanno mostrato la propria disponibilità ad accogliere mamme e bambini in fuga, la Diocesi ha deciso di coordinare una rete di ospitalità - si legge in una nota - È possibile inviare la propria disponibilità compilando on line un modulo da far pervenire in Curia alla mail sosucraina@diocesidicefalu.org. Con questo spirito inoltre il servizio ausiliare Caritas diocesana promuove una raccolta fondi per far fronte ai bisogni delle popolazioni che si trovano nei territori in guerra e nei Paesi al confine che da giorni in prima linea lavorano per garantire le prime necessità a quanti scappano dalla guerra. Sarà possibile partecipare alla raccolta fondi sul sito caritascefalu.ito utilizzando l'iban della Caritas IT86G0200843260000103128488 (causale SOS UCRAINA). Al Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici, innalziamo la nostra preghiera".

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