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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'indagine di Federconsumatori: "A Palermo mascherine e guanti sono quasi introvabili"

Anche se la richiesta di dispositivi è aumentata con la ripartenza, in città solo il 18% delle farmacie e un supermercato su 4 dispongono di mascherine monouso. In base alla ricerca è uno dei dati peggiori in Italia. L'associazione ha calcolato una spesa media mensile di 75 euro per famiglia e lancia l'allarme

Nonostante l’avvio della Fase 2 che, con la ripresa di tante attività e la fine del blocco, ha determinato una richiesta maggiore di mascherine e guanti, a Palermo i dispositivi restano pressoché introvabili ed è uno dei dati peggiori in Italia, secondo un’indagine condotta da Federconsumatori e dall’Ircaf (Istituto ricerche consumo ambiente e formazione). Solo il 18 per cento delle farmacie cittadine e solo un supermercato su 4 dispongono infatti di mascherine chirurgiche monouso. I guanti in lattice, invece, risultano disponibili solo in 2 farmacie e in un supermercato in tutta la città. Il presidente di Federconsumatori Palermo, Lillo Vizzini, lancia quindi l’allarme: “La discontinuità e l’inadeguato approvvigionamento sono una criticità da superare ad ogni costo, stante il forte incremento nell’utilizzo nella Fase 2”.

La ricerca

L’indagine è stata condotta nei capoluoghi di Regione, su un campione di 260 punti vendita contattati telefonicamente, composto da 151 farmacie e 109 supermercati, tra martedì e mercoledì scorsi, dunque subito dopo la ripartenza.

Mascherine monouso solo nel 18% delle farmacie

In base alla ricerca, solo nel 18 per cento della farmacie palermitane interpellate c’erano mascherine chirurgiche monouso e il loro prezzo era mediamente di 63 centesimi, anche se da martedì avrebbe dovuto essere di 50 centesimi, dopo l’azzeramento dell’Iva previsto dal decreto “Rilancio”. Nei supermercati, invece, le mascherine erano reperibili solo in un negozio su 4. Il dato palermitano è molto distante da quello nazionale: in Italia, infatti, le mascherine monouso si trovano complessivamente nel 61 per cento dei punti vendita e nel 45 per cento dei casi sono acquistabili al prezzo di 61 centesimi. Nello specifico, nelle farmacie, Palermo ha fornito un dato “pressoché inesistente”, dice Ferderconsumatori, a fronte di città come Genova dove le mascherine sono presenti nel 70 per cento delle farmacie, di Catanzaro (67 per cento), di Roma (48 per cento) e di Napoli (42 per cento), per esempio.

Mascherine lavabili introvabili nei supermercati

Le mascherine lavabili sono del tutto assenti nei supermercati palermitani, mentre a livello nazionale si trovano nel 33 per cento di questi negozi. Sul fronte delle farmacie, invece, si è registrato un miglioramento perché le mascherine lavabili in base alla ricerca erano presenti nella metà delle farmacie cittadine (nell’indagine precedente dell’associazione dei consumatori c’erano solo nel 25 per cento degli esercizi). Costano mediamente 3,82 euro, ma sul lungo termine potrebbero consentire un risparmio alle famiglia. Tuttavia, come sottolinea Federconsumatori, la loro qualità è estremamente variabile, sia per i materiali di cui sono fatte che per il numero di lavaggi che possono tollerare.

Guanti in lattice spariti

Federconsumatori parla di “un dato sconfortante” in relazione ai guanti in lattice: martedì e mercoledì scorsi, a Palermo, erano infatti reperibili solo in 2 farmacie e un supermercato, con un prezzo medio di circa 9 euro per una confezione da 100. Visto l’obbligo di indossare i guanti in supermercati e negozi, per esempio, la loro scarsa reperibilità “rappresenta un’emergenza a cui va trovata una rapida soluzione”, rimarca l’associaizone. Il dato nazionale, seppur migliore rispetto alla città, è “allarmante”: i guanti in lattice si trovano infatti solo nel 15 per cento dei punti vendita.

La spesa media per famiglia: 75 euro al mese

L’indagine prende a modello una famiglia composta da due lavoratori autonomi e da un figlio che studia all’università, un nucleo che dovrebbe mediamente utilizzare 5 mascherine al giorno. La spesa media diventa quindi di circa 2,50 euro al giorno, che in un mese fanno ben 75 euro. Se l’esigenza di usare i dispositivi dovesse perdurare (come è quasi certo che sarà), secondo Federconsumatori la spesa annuale arriverebbe a circa 900 euro per famiglia.

Vizzini: “Troppe criticità”

“Se è positivo il fatto che sia stato calmierato il prezzo delle mascherine chirurgiche da parte del governo nazionale – dice Vizzini – per combattere comportamenti fraudolenti e speculativi, oltre che per garantire un risparmio alle famiglie, nei fatti la discontinuità e l’inadeguato approvvigionamento è una criticità da superare ad ogni costo, stante il forte incremento nell’utilizzo nella Fase 2. Gli approvvigionamenti che vanno arrivando si esauriscono in poche ore”.


 

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