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Cronaca Libertà / Via Piersanti Mattarella

L'istituto Gonzaga lascia a casa 31 lavoratori: scatta lo sciopero della fame

La scuola ha annunciato un drastico taglio del personale e monta la protesta: "Lasciano noi e le nostre famiglie senza la dignità di un'occupazione e senza la certezza di uno stipendio a fine mese. Sono questi i valori cristiani?"

Per una vertenza che sembra risolta, un'altra si apre. Se da Roma arrivano buone notizie per i lavoratori del call center Almaviva, in città adesso a protestare sono i lavoratori licenziati dall'istituto Gonzaga. Si tratta di 31 tra operai, bidelli, assistenti all'infanzia e portieri che, dopo venti anni di servizio, il 5 gennaio hanno ricevuto lettere di licenziamento con effetto immediato. Domani, in occasione dell'Infodays della scuola, i lavoratori distribuiranno alcuni volantini per chiedere la solidarietà dei genitori e avvieranno lo sciopero della fame.

"Paghiamo il prezzo di una logica aziendalistica finalizzata al risparmio - si legge nel volantino - Ci licenziano in massa per risparmiare sul costo del lavoro, lasciando noi e le nostre famiglie senza la dignità di un'occupazione e senza la certezza di uno stipendio a fine mese. Sono questi i valori cristiani? Da oggi noi iniziamo lo sciopero della fame".

Intanto, ai docenti in servizio al Gonzaga è stato chiesto di sottoscrivere una trasformazione del proprio rapporto di lavoro in part-time con la riduzione del 5% del salario e del tempo di lavoro, con relativa decurtazione di tutti gli altri istituti retributivi, sia diretti che indiretti. La Flc Cgil e la Uil Scuola hanno inviato una diffida, al legale rappresentante dell'istituto Gonzaga e al presidente dell'Agidae, chiedendo di ripristinare le ore previste dal contratto nazionale, sia per il personale docente che per il personale Ata. "Con forza continuiamo a chiedere la revoca dei licenziamenti e le assunzioni con il ripristino del contratto Agidae - affermano - I contratti vanno rispettati". Ma non è tutto. Mentre il Gonzaga intende perseguire la strada dell'esternalizzazione dei servizi con l'assunzione di parte del personale Ata attraverso una cooperativa, filtra la notizia della riapertura delle Ancelle con assunzioni di nuovo personale. Solo uno dei lavoratori licenziati infatti sarebbe stato riassunto. "Non c'è da stupirsi se i lavoratori si sentono presi in giro, vedendo questi movimenti poco chiari", dichiarano la segretaria Flc Cgil Franca Giannola e il segretario Uil Scuola regionale e provinciale Claudio Parasporo.
 

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