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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

E' morta la vedova di Vincenzo Spinelli, l'imprenditore eroe ucciso dalla mafia e poi dimenticato

A distanza di 40 anni quasi esatti dall'omicidio del commerciante di tessuti, si è spenta Giuseppa Palisi. Le figlie: "Addio all’ultimo brandello della nostra martoriata famiglia". La storia dell'imprenditore era stata rispolverata da PalermoToday in un articolo del 2017: a lui Orlando gli ha intitolato via Valderice

La sua esistenza è rimasta segnata da quel maledetto agguato che gli portò via il marito. A distanza di 40 anni quasi esatti dall'"omicidio dimenticato" dell'imprenditore Vincenzo Spinelli, è morta la vedova, Giuseppa Palisi. Se n'è andata a distanza di una settimana dall'anniversario della morte del marito, ucciso dalla mafia perché aveva denunciato i suoi estorsori.

Un omicidio datato 1982 e a lungo rimasto dimenticato. Di Vincenzo Spinelli, infatti - dopo la sua uccisione - le cronache non se ne erano più occupate. Fino a quando PalermoToday gli ha dedicato un articolo. Era il 2017 e l'allora sindaco Leoluca Orlando dopo i riflettori accesi da quell'omaggio all'imprenditore morto, decise di intitolargli via Valderice.

"Addio all’ultimo brandello della nostra martoriata famiglia"

A dare la notizia oggi della morte di Giuseppa Palisi, sono state le figlie, Valeria e Tiziana Spinelli, sui loro profili social. "E così anche tu sei andata via, lasciandoci ancora più sole - ha scritto Tiziana su Facebook -. Con te muore l’ultimo brandello della nostra martoriata famiglia e della tua sfortunatissima esistenza. Mamma - continua - che tutte le tue sofferenze terrene possano aprirti le porte del paradiso e finalmente trovare la pace ed il sorriso accanto al nostro amatissimo papà…"

Questo invece il ricordo di sua figlia Valeria: "Sei stata grande per me e Tiziana. Una vera leonessa. Adesso avrò due anime accanto, la tua e quella del nostro amatissimo papà. Senza di te non ce l’avremmo fatta, ti sei sacrificata in tutto e per tutto, sei stata un grande esempio e hai vissuto nella memoria del tuo Enzo. Grazie di tutto". I funerali della vedova di Vincenzo Spinelli si svolgeranno sabato mattina alle 10,30 nella chiesa di Sant'Espedito in via Nicolò Garzilli.

L'omicidio dimenticato di Vincenzo Spinelli

vincenzo-spinelli-3L'omicidio di Spinelli risale al 30 agosto 1982. Lui è un commerciante di tessuti palermitano che non vuole piegarsi alle "logiche" del pizzo. Dice "no" al ricatto mafioso. E lo fa ancora prima di Libero Grassi, nell'estate del 1982, in piena seconda guerra di mafia. Periodo particolare. Fine agosto, Carlo Alberto Dalla Chiesa - ad esempio - non lo sa, ma sta vivendo gli ultimi giorni della sua vita. La morte è lì che lo aspetta, arriverà quattro giorni più tardi.

Vincenzo Spinelli, imprenditore nel settore dell'abbigliamento, è meno famoso di Dalla Chiesa. Ha 46 anni. Armato di coraggio, aveva da poco trovato la forza di denunciare gli autori di una rapina subita, all’interno di uno dei suoi esercizi commerciali, il “Valtiz” (dai nomi delle sue figlie Valeria e Tiziana), in piazza Alcide De Gasperi.

La sua storia è venuta a galla solo dopo, grazie al pentimento di uno degli assassini, Francesco Onorato. La sera stessa in cui si verifica l'agguato il possibile movente viene ricollegato in fretta alle denunce che Spinelli aveva fatto nei confronti prima di un rapinatore e poi di due spacciatori di hashish. Piste che però si perdono nel vuoto. Si indaga sui problemi finanziari del commerciante di tessuti e sui suoi affari andati male. Ma non si arriva a nulla. Fino a quando Francesco Onorato vuota il sacco e consegna ai palermitani una storia cruda e spietata, che ben descrive la Palermo dei primi anni Ottanta.

Dal racconto di Onorato emerge una cosa: la mafia non dimentica. Ha la memoria lunga come quella di Spinelli, che due anni dopo aver subito una rapina, nel 1979, mentre sta cenando in un ristorante riconosce il rapinatore. E' seduto ad un altro tavolo dello stesso locale. A quel punto Spinelli segnala l'episodio a un funzionario di polizia e il rapinatore viene arrestato seduta stante. Non si tratta però di un uomo qualunque. E' infatti Girolamo Frusteri, uno dei nipoti di Pino Savoca, uomo d'onore di Brancaccio, parente di Masino Spadaro, boss della Kalsa, e compare di Salvatore Riina. Curriculum pesante. Viene fuori l'ordine di punire Spinelli. L'agguato mortale si consuma in una notte di fine estate a Pallavicino, in una traversa di via Castelforte. Mafia, sangue, vendette. Una storia seppellita nel dimenticatoio per troppo tempo. Perché Vincenzo Spinelli è stato vittima della mafia e del silenzio.

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