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Cronaca

Terremoto Girgenti Acque, tra gli indagati anche Pitruzzella

Bufera politica e giudiziaria: la Procura notifica gli avvisi di proroga delle indagini. Nella lista (73 indagati) c'è il noto avvocato palermitano, presidente dell'Antitrust. Coinvolti anche il padre di Alfano e Raffaele Lombardo

C’è anche il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, avvocato palermitano di 58 anni, tra i 73 indagati dalla Procura (corruzione, truffa, associazione a delinquere, falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità) nell'inchiesta sulle assunzioni alla Girgenti Acque, la società che gestisce il servizio idrico nella provincia agrigentina. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati una lunga lista di persone, tra cui giornalisti, avvocati, deputati e personaggi politici.

I nomi più altisonanti, oltre a quello di Pitruzzella, sono quelli di Angelo Alfano, padre dell'attuale ministro degli Esteri, Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione Sicilia, Eugenio D'Orsi, della Provincia di Agrigento e il prefetto Nicola Diomede. I carabinieri e la guardia di finanza hanno fatto notificare un provvedimento, firmato dal procuratore Luigi Patronaggio e dai pubblici ministeri Salvatore Vella, Paola Vetro e Alessandra Russo, cui si avvisa della proroga delle indagini preliminari. ù

L'inchiesta su Girgenti Acque, tutti i retroscena

Pitruzzella dal 29 novembre 2011 è presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (cosiddetta Antitrust). Massimo il riserbo sui contenuti dell’indagine, ma da ambienti investigativi e giudiziari filtra una valutazione destinata a inquietare gli indagati: "Non è una banale inchiesta per l’assunzione di quattro raccomandati, ma una inchiesta su un sistema sofisticato di potere che crea una scatola societaria per lucrare decine di milioni di euro annui di cui la maggior parte pubblici". Pitruzzella - da tempo fuori dalla Sicilia - dieci anni fa era l'avvocato dell’azienda per una vertenza giudiziaria.

Al momento le persone indagate sono 72. Le accuse nei loro confronti sono diverse, si va dall'associazione a delinquere alla corruzione, fino a truffa, riciclaggio e false comunicazioni sociali. Secondo gli inquirenti sarebbero decine gli episodi di corruzione legati alle assunzioni della società che gestisce il servizio idrico nella provincia di Agrigento. Lo schema era sempre lo stesso: in cambio di favori di vario genere, hanno beneficiato dei posti di lavoro nella Girgenti Acque i politici e i professionisti attualmente sotto indagine.

L'inchiesta è stata avviata dopo le dichiarazioni di un aspirante collaboratore di giustizia, poi ritenuto del tutto inattendibile su una serie di fronti, dell’architetto Giuseppe Tuzzolino. Assunzioni a tempesta, ma soprattutto affari: affari che passavano attraverso il riconoscimento del pedigree antimafia, cosa che comporta reati collegati alla pubblica amministrazione.

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