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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Le mani di Cosa Nostra sui rifiuti Ingroia: "Prima impresa ecomafiosa"

Tre ordini di custodia cautelare sono stati emessi dal Noe dei carabinieri con l'accusa di traffico illecito e gestione di discarica non autorizzata. Tra i destinatari anche il presunto boss Giuseppe Liga, già in carcere

Tre ordini di custodia cautelare, uno dei quali notificato al presunto boss mafioso Giuseppe Liga, già detenuto con l'accusa di essere il reggente del mandamento di San Lorenzo, sono stati eseguiti dai carabinieri del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico, nell’ambito dell’operazione “Dangerous hole" . I tre sono accusati di avere organizzato un traffico illecito di rifiuti e di avere gestito una discarica non autorizzata, causando gravissimi danni al territorio, con l'aggravante di avere favorito l'organizzazione mafiosa.

I carabinieri già il 12 maggio del 2010 avevano sequestrato una grossa discarica abusiva all'interno del cantiere della ditta Euteco srl a Partanna Mondello. L'impresa, secondo gli inquirenti, era riconducibile proprio al professionista-boss. Nell'area erano stati sotterrati una grande quantità di rifiuti speciali di vario tipo: detriti, materiali plastici da imballaggi, batterie al piombo e oli minerali esausti, rifiuti che proverrebbero dalle attività imprenditoriali della Euteco, ditta che nel corso degli anni si era aggiudicata numerosi appalti per la manutenzione degli impianti e delle linee elettriche in provincia.

"Grazie a questa indagine - ha detto i procuratore aggiunto del capoluogo siciliano Antonio Ingroia - abbiamo individuato la prima impresa ecomafiosa del sistema criminale di Cosa nostra. Per Palermo è una novità perchè è la prima operazione sulle ecomafia della Dda l'indagine conferma che tutte le mafie, non soltanto la camorra e la 'ndrangheta, ma anche Cosa nostra, sono impegnate sul fronte dell'ecomafia".

Per realizzare il terrapieno in cui erano stati nascosti i rifiuti, l'area era stata sopraelevata di tre metri. La ditta il 22 marzo 2010 era stata sottoposta a sequestro preventivo da parte della Dia nell'ambito dell'operazione che aveva portato all'arresto di Liga, insieme ad A.S. e A.C., formalmente cointestatari della società, ritenuta, però, del capomafia. Ulteriori attività di scavo in un’altra zona dell’area che ospita la sede operativa della ditta Euteco, cui superficie era stata ricoperta da una massicciata in cemento permetteva di rinvenire ulteriori rifiuti speciali sia pericolosi che non pericolosi interrati fra cui batterie al piombo pericolose (CER 16-06-01*), frammenti di asfalto pericolosi (CER 17-03-01*), scarti di vetro e plastiche, cavi elettrici e altro.

Una serie di accertamenti successivamente eseguiti permettevano di accertare che tali rifiuti provenivano dalle attività di manutenzione della rete elettrica effettivamente svolte dalla ditta Euteco, che nel corso degli anni si era aggiudicata numerosi appalti per la manutenzione degli impianti e delle linee elettriche pubbliche nella provincia di Palermo per conto della Enel ed alcuni subappalti per conto della Gemmo. Nel corso dell’attività  investigativa veniva rinvenuta e sottoposta a sequestro documentazione relativa ai contratti di appalto per la manutenzione della rete elettrica nonché alcuni certificati di idonee prove di qualità dei materiali di reinterro e ripristino, palesemente contraffatti. Venivano, altresì, rinvenuti alcuni “fir” (formulari per l’identificazione dei rifiuti) in ordine allo smaltimento di alcuni rifiuti prodotti dalla Euteco (in maggioranza terre e rocce da scavo e rottami ferrosi).

All’opposto non venivano rinvenuti né i registri di carico e scarico dei rifiuti né i “mud” (Modelli Unici Dichiarazioni) utili per la tracciabilità dei medesimi rifiuti. La disamina di tale documentazione comprovava la illecita attività di gestione abusiva di rifiuti anche pericolosi svolta dalla Euteco. Mantenendo questa condotta criminale nel corso degli ultimi anni Euteco era riuscita ad aggiudicarsi una serie di contratti di appalto per l’esecuzione di opere, lavori e interventi di costruzione, ricostruzione e manutenzione di linee elettriche interrate, linee elettriche aeree, cabine secondarie di distribuzione. Con l’interramento dei rifiuti prodotti nel corso della sua attività  imprenditoriale, infatti, la ditta eliminava il costo vivo per il trasporto e per lo smaltimento riuscendo a praticare sul mercato sempre il prezzo più  basso e mettere fuori dal mercato le imprese che lavoravano onestamente.


 

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