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Cronaca

Gesip, sale la tensione: si pensa ad una società consortile

Ieri gli operai hanno sfilato in corteo tenuti a vista da poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa. Orlando ha annunciato la creazione di una società consortile che raggruppi le aziende divenendo concessionaria di servizi

Una società consortile. Ecco l’ultima idea di Leoluca Orlando per cercare di risolvere il problema della Gesip. Intanto la tensione resta altissima in città, dove  si teme l'esplosione di un bomba sociale. Già ieri ci sono stati i primi segnali, con un corteo di operai tenuti a vista da poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa che ha sfilato per le  strade della città, annunciando anche “una marcia su Roma”.  probabilmente mercoledì prossimo.

“Proprio all'inizio di questa settimana – si legge in una nota diramata da Orlando - con l'insediamento della "Cabina di regia" fra le aziende partecipate, questo percorso di costruzione di un Piano organico ha subito una svolta, perché in quella sede abbiamo gettato le basi per la costituzione della società consortile fra il Comune e le stesse Aziende che permetterà sia il risparmio di ingenti risorse finanziarie legate alla normativa fiscale che riguarda proprio queste società, sia la riorganizzazione funzionale dei servizi e del personale, in modo da ottimizzare l'uso delle strutture e delle risorse umane disponibili”.

“La costituzione della società consortile  - continua Orlando - avrebbe un ruolo di primo piano in un quadro complessivo di interventi finalizzati a garantire i servizi alla città e la tutela delle condizioni occupazionali per i lavoratori. E' però evidente che è un passo importante ma non l'unico necessario. Gli altri potranno essere fatti in un quadro di dialogo e concertazione con il Governo nazionale, con le altre Istituzioni e con i Sindacati dei lavoratori”.

Confidiamo nel fatto che da parte del Governo e del Prefetto – conclude - che già oggi hanno dato segnali di attenzione con la convocazione per lunedì dei rispettivi tavoli tecnici (quello interistituzionale a Roma e quello sulla crisi a Palermo), vengano ulteriori segnali di dialogo e confronto che coinvolgano anche i Sindacati e che tengano conto della delicatezza della situazione in atto”.
 

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