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Cronaca

Tenta colpo da 30 mila euro al supermercato: palermitano arrestato insieme al figlio

Ladri "tecnologici" in azione all'Ard Discount di Ragusa. I due in casa avevano un laboratorio per falsificare chiavi per casseforti. Rinvenute anche micro-videocamere probabilmente utilizzate per filmare l’inserimento dei codici di sblocco da parte della vigilanza privata

Ha tentato il colpo la notte di Natale ma è stato fermato. Un palermitano - considerato dalla polizia "ladro professionista" - è stato arrestato a Ragusa. Si tratta di Gaetano Maggio, 61 anni, finito in manette per furto aggravato insieme al figlio Alfonso, 28 anni. I due avevano provato già la notte della vigilia a saccheggiare l'Ard Discount, così i titolari del grosso supermercato hanno avvisato i poliziotti della Squadra Mobile che 24 ore dopo li ha aspettati e colti in flagranza. I due in casa avevano un laboratorio per falsificare chiavi per casseforti. Rinvenute anche micro-videocamere probabilmente utilizzate per filmare l’inserimento dei codici di sblocco da parte della vigilanza privata.

Furto "tecnologico" al supermercato, arrestati padre e figlio | VIDEO

Notevoli le somme custodite all’interno delle casse continue dei supermercati (circa 30 mila euro). "Nella notte tra il 25 ed il 26 intorno alle 5 è stata notata un’auto che stava effettuando un giro di perlustrazione del supermercato - dicono dalla polizia -. Dopo pochi secondi, hanno sorpreso Gaetano Maggio mentre si dirigeva verso la cassa. Il palermitano ha aperto il primo sportello, inserito la combinazione e poi ancora con un’altra chiave lo sportello della cassaforte. Quindi ha prelevato un sacchetto sigillato con il denaro all'interno e si è allontanato velocemente".

GAETANO MAGGIOI poliziotti della Mobile nel frattempo avevano già circondato il ladro che è stato così bloccato. Un’altra pattuglia si è invece messa subito alla ricerca del figlio che aveva le funzioni di palo. "Gaetano Maggio - quando è stato fermato - aveva ancora nell’orecchie gli auricolari e dal telefono cellulare è stato possibile constatare come fosse al telefono con il figlio che doveva coprirgli le spalle", spiegano dalla Mobile.
Anche il figlio è stato bloccato dopo un breve inseguimento.

La perquisizione effettuata ha permesso di acquisire ulteriori prove a carico dei due: entrambi possedevano guanti, materiale per il travisamento, mentre Getano Maggio era in possesso di due chiavi "adulterine". Una pattuglia si è poi recata nell'abitazione di padre e figlio, a San Giovanni Gemini. Qua è stato scoperto un vero e proprio laboratorio per la falsificazione o la creazione ex novo di chiavi adulterine e di alcune micro-videocamere, probabilmente utilizzate per filmare l’inserimento dei codici di sicurezza delle casseforti da parte degli addetti ai prelievi per conto di un’agenzia di vigilanza. "Padre e figlio hanno dimostrato di possedere una spiccata professionalità, astuzia e capacità criminale", hanno sottolineato dalla Mobile. I due sono stati portati in carcere in attesa di giudizio.

 

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