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Cronaca

Zia e nipote palermitane in trasferta a Milano per rubare profumi: condannate

Le due donne avevano preso 11 flaconi dagli scaffali di un negozio e li avevano infilati in borsa. Tutto era stato ripreso dalle telecamere. Come ha stabilito la Cassazione dovranno anche risarcire con mille euro l'attività commerciale, che si è costituita parte civile

Zia e nipote, entrambe di Palermo, in giro per i negozi di Milano. Ad un certo punto avevano però deciso di prendere undici bottiglie di profumo e di infilarsele in borsa. Un furto che hanno pagato decisamente caro, comunque ben più del valore delle essenze sottratte: la prima, A. A., 44 anni, è stata infatti condannata a un anno e al pagamento di una multa di 450 euro, l'altra, V. A., di 32, a sei mesi e a una multa di 500 euro. Entrambe, inoltre, devono risarcire la parte civile - la profumeria che aveva subito il furto - con mille euro.

La sentenza, che era stata emessa dalla Corte d'Appello di Milano, adesso è diventata definitiva perché la quarta sezione della Cassazione, presieduta da Salvatore Dovere, ha ritenuto inammissibili i ricorsi delle due imputate.

Le due palermitane erano state filmate dalle telecamere del negozio, il 21 gennaio del 2014, mentre prendevano gli undici flaconi di profumo, li privavano della confezione e li infilavano nelle loro borse. Durante i processi hanno sempre contestato il contenuto dei filmati, arrivando a parlare di uno scambio di persona, ma sono tesi difensive che i giudici avevano bocciato già in precedenza e che sono state respinte anche dalla Suprema Corte.

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