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Criminalità

Furti di rame e batterie, ladri scatenati: nel mirino anche ospedali e scuole

E' caccia a metalli o altri oggetti facilmente vendibili sul mercato nero. L'ultimo raid riguarda il Cervello dove è stato forzato lo sportello di un gruppo elettrogeno. Nei giorni scorsi colpi all'istituto Perez di via Errante e in un cantiere per la ristrutturazione di un immobile in via Goethe

Cercano perlopiù metalli o altri oggetti facilmente vendibili sul mercato nero, non risparmiando neanche luoghi come ospedali e scuole. L’ultimo dei furti sui quali indaga la polizia riguarda infatti il Cervello. Due notti fa qualcuno ha forzato lo sportello di un gruppo elettrogeno, che serve in casi di emergenza il padiglione B, e ha portato via due batterie. L’episodio è stato denunciato dalla direzione ospedaliera che ha provveduto immediatamente a sostituire i pezzi mancanti.

Alcuni giorni prima ignoti erano riusciti a scavalcare i cancelli dell’istituto Perez di via Errante, di notte, per entrare in alcuni locali gestiti dal Comune e portare via tubazioni in rame e altro materiale. Pare che già in passato i ladri fossero entrati altre volte forzando una finestra del piano terra per appropriarsi di materiale lasciato in quei locali che di fatto non sono stati mai consegnati all'istituto.

Qualche settimana fa, invece, nel mirino era finito un cantiere allestito per la ristrutturazione di un immobile in via Goethe, a pochi passi dal tribunale. In quell'occasione i ladri hanno portato via oltre una dozzina di pedane in metallo che sarebbero servite alla ditta incaricata dei lavori per montare il ponteggio. Sull’episodio indagano gli investigatori della polizia che hanno acquisito le immagini di alcune telecamere.

La polizia municipale invece ha denunciato un trentenne accusato di aver rubato dieci griglie dalle caditoie delle fognature di viale Francia. A incastrarlo proprio le telecamere installate in zona che hanno inquadrato la scena. Dai video si è risaliti alla targa del furgone utilizzato per portare via le piastre in metallo. Poi il trentenne, rintracciato dalle parti di viale Michelangelo, è stato accompagnato al comando dove avrebbe confessato di essere il responsabile.

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