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Cronaca Capaci / Corso Isola delle Femmine

Capaci, rubate le attrezzatura del Festival Falcone e Borsellino: salta la rassegna

Aprendo il magazzino comunale in cui c'erano amplificatori, mixer, microfoni e altro, gli organizzatori si sono accorti del furto. Valore della merce: circa 10 mila euro. "Siamo costretti a chiudere i battenti e sperare in tempi migliori". L'episodio è stato denunciato ai carabinieri

Dieci microfoni, mixer, casse amplificate, fari e altre attrezzatura. E’ solo una parte dell’elenco della merce rubata nei giorni scorsi da un magazzino comunale a Capaci, in corso Isola delle Femmine, e che apparteneva alla compagnia “I teatranti instabili” e al “Festival Falcone e Borsellino”. Gli organizzatori, che si sono resi conto dell’accaduto stamattina, hanno denunciato l’episodio ai carabinieri. "Un danno immenso che - spiegano - al valore economico (circa 10 mila euro) aggiunge anche la disperazione. La rassegna è costretta a fermarsi anticipatamente, a chiudere i battenti sperando in tempi migliori".

"Credo in questo festival, ci ho sempre creduto fin dall’inizio e lo porterò avanti - dice il direttore artistico Maria Ansaldi, creatrice della manifestazione di legalità - finché avrò forza. Il paradosso è che il furto cada proprio nell’anno del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, dopo cinque anni di ostacoli, ostruzionismo e angherie, questa edizione si era già annunciata più difficile delle altre". Il furto è stato anticipato qualche giorno fa, ma non è detto che ci sia un collegamento fra i due episodi, dal danneggiamento di un banner sul palco in cui erano raffigurati i due giudici.

Festival Falcone e Borsellino Capaci-2

Lo scorso anno il "Festival Falcone e Borsellino", ricostruiscono gli organizzatori, era stato rifiutato da parte della scuola che fino a quel momento lo aveva ospitato. "Quest’anno invece - si legge in una nota - in un primo tempo aveva trovato accoglienza all'istituto comprensivo Biagio Siciliano ma, con un consiglio scolastico convocato d’urgenza a pochi giorni dalla messinscena, erano state comunicate alcune condizioni che ne impedivano la fattibilità. Il festival si era quindi spostato alla villa comunale Principessa Mafalda Di Savoia, priva di vigilanza e custodia per le difficoltà di organico del Comune".

"Il furto - conclude il direttore tecnico Francesco Davì - è una battuta d’arresto importante ma non ci fermerà del tutto, continueremo a fare del bene e a portare bellezza in questo territorio. Il Festival ha cercato in questi anni di dare voce alla legalità attraverso cultura e sorrisi, ma abbiamo sempre trovato porte chiuse". "Continueremo a trasmettere dei sani principi ai nostri ragazzi e alla comunità intera, affinché questo tentativo - dice Giuseppe Costanzo, presidente della compagnia I Teatranti Instabili, con Francesca Ansaldi e Maria Pia Greco - possa far sviluppare anticorpi contro l’inciviltà e l’illegalità". I carabinieri hanno avviato le indagini partendo dall'acquisizione delle immagini riprese da alcune telecamere della zona.

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