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Cronaca Bagheria / Corso Butera

Furto di energia, arrestati titolari di una pescheria e di una carrozzeria

I controlli dei carabinieri sono scattati a Bagheria, in corso Butera, e a Misilmeri. Nel primo caso era stato apposto un magnete per abbattere i consumi. Nel secondo il contatore era bypassato attraverso dei cavi

Due arresti per furto di energia elettrico nel giro di poche ore sono stati messi a segno dai carabinieri a Bagheria e Misilmeri. Nel mirino dei militari sono finiti due esercizi commerciali: una pescheria e una carrozzeria.

magnete contatore carabinieri-2Nel primo caso i carabinieri di Bagheria sono entrati in azione nel centrale corso Butera, arrestando il titolare di un’importante pescheria: Nicolo Lo Coco, bagherese di 54 anni. "E' stato riscontrato - spiegano dal comando provinciale - un magnete posizionato, probabilmente da anni, sul contatore Enel (foto a destra). Che consentiva un abbattimento dei consumi pari a quasi il 90% a fronte di un ingente consumo reale, dovuto alla costante alimentazione di circa 30 dispositivi elettrici, con un danno complessivo che si aggirerebbe intorno ai 20 mila euro. Lo Coco, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Termini Imerese, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il rito direttissimo si è concluso con la convalida dell’arresto e l'uomo è stato rimesso in libertà in attesa del processo fissato per il 28 giugno.

A Misilmeri invece i carabinieri hanno scoperto che il titolare di una carrozzeria aveva collegato il suo esercizio commerciale alla rete Enel con un complesso sistema che permetteva a suo piacimento di escludere il contatore dal circuito per non pagare. E’ stato accertato che l’autocarrozzeria risultava avere dei consumi particolarmente strani: i tecnici dell'azienda infatti avevano infatti registrato dei picchi e dei crolli di consumo e slegati da quelli che sembravano essere i normali orari di un esercizio commerciale.

Dopo un controllo è stato scoperto che il contatore era bypassato attraverso dei cavi che erano stati poi murati e resi invisibili. I tecnici, dopo aver rimosso l’allaccio abusivo, hanno stimato un danno presunto di oltre 40 mila euro. Il titolare, (F.B., 57enne di Misilmeri), è stato arrestato con l'accusa di furto aggravato. L'arresto è stato convalidato dal tribunale di Termini Imerese e 57enne rimesso in libertà in attesa del processo.
 

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