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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Un mistero lungo 50 anni, riaperta inchiesta sul furto della Natività di Caravaggio

L'opera venne rubata la notte del 17 ottobre del 1969 nell'oratorio di San Lorenzo. Nuovi input agli inquirenti sono stati dati recentemente dalla commissione Antimafia. La tela sarebbe finita nelle mani di Cosa nostra

Un mistero che dura dal 1969 e su cui adesso i magistrati tornano a indagare. La Procura ha riaperto l'inchiesta sul furto della Natività del Caravaggio, l'opera rubata la notte del 17 ottobre del 1969 nell'oratorio di San Lorenzo. La tela è nella top ten delle più ricercate dall'Fbi. Ad accorgersi della sparizione, solo il giorno dopo il furto, furono le anziane perpetue della parrocchia che avvertirono il sacerdote.

Nuovi input agli inquirenti sono stati dati recentemente dalla commissione Antimafia. Secondo un'indagine condotta dall'organismo parlamentare, il furto fu opera di delinquenti comuni. Una volta trafugato, però, il quadro sarebbe finito in mano a Cosa nostra: prima al boss Stefano Bontade, poi a Gaetano Badalamenti. Secondo Rosy Bindi "Badalamenti non ha capito la bellezza dell'opera, ma il valore economico sì. Pare che il capolavoro sia stato venduto a un mercante svizzero, che noi pensiamo di aver individuato, si è commosso davanti all'opera, ma l'avrebbe ugualmente fatta a pezzi per venderla. La mafia ne ha ricavato un consistente guadagno".

Il fascicolo, assegnato all'aggiunto Marzia Sabella e al pm Roberto Tartaglia, sarebbe ancora a carico di ignoti. 

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