Assalti alle banche, carabinieri di Avellino sgominano la banda dell'esplosivo: arresti pure a Palermo
Il blitz è scattato alle prime ore dell’alba: nove gli accusati che avrebbero messo a segno una serie di colpi utilizzando "ordigni ad alto potenziale"
Avrebbero compiuto una serie di assalti a banche e uffici postali utilizzando "ordigni esplosivi ad alto potenziale". Con l'accusa di furti o tentati furti, che avrebbero fruttato bottini per svariate migliaia di euro, nove persone sono state arrestate (7 sono in carcere e 2 ai domiciliari) dai carabinieri di Avellino, su disposizione della magistratura irpina.
Il blitz dei militari dell’Arma, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Avellino, su richiesta della procura, si è svolto, oltre che nella stessa provincia di Avellino, in quelle di Foggia, Lecce e Palermo.
I nove sono accusati di far parte, a vario titolo e in concorso fra loro, di un’associazione per delinquere finalizzata a commettere furti, nota come la banda dell'esplosivo. I furti venivano messi a segno con la tecnica della cosiddetta "marmotta", uno strumento artigianale in metallo di forma schiacciata dotato di una lunga asta utilizzato dai malviventi per introdurre l'esplosivo nei bancomat.