rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Le auto di lusso e la truffa alle assicurazioni, torna libero uno degli arrestati

Il Riesame ha imposto solo l'obbligo di firma ad Antonino Cangemi che a metà febbraio era finito ai domiciliari con il blitz "Dirty Cars". Misura confermata invece per Gaetano e Carmelo Cangemi. L'ordinanza era stata annullata nei giorni scorsi anche per altri indagati, tra cui un poliziotto che ora potrà tornare in servizio

Avrebbero simulato il furto di auto - comprese una Ferrari Testarossa e una Porsche Cayenne - e poi avrebbero chiesto i risarcimenti alle compagnie assicurative. La presunta truffa era stata svelata con l'inchiesta "Dirty Cars" messa a segno a metà febbraio. Diversi collegi del tribunale del Riesame hanno però annullato quasi tutte le misure cautelari inflitte ai 16 indagati. Confermati invece gli arresti domiciliari per Gaetano e Carmelo Cangemi, mentre per Antonino Cangemi (classe 1995), difeso dall'avvocato Riccardo Bellotta, anche lui finito ai domiciliari, i giudici hanno deciso di affievolire la misura, imponendogli soltanto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Nei giorni scorsi era stata annullata l'ordinanza anche per un poliziotto coivolto nell'inchiesta, Fabrizio La Mantia, che era stato sospeso dal servizio. Adesso, come fa sapere il suo avvocato, Gioacchino Genchi, l'indagato è tornato al lavoro, come disposto dal questore Leopoldo Laricchia. Inizialmente gli era stato applicato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Secondo il procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che coordina le indagini, la presunta truffa avrebbe fruttato centinaia di migliaia di euro. Tutto era partito da una pagina Facebook denominata "Giulia Gaetano-Il cornuto di Palermo", dietro la quale si sarebbe celata un'attività di riciclaggio di auto rubate, trasportate da Napoli a Palermo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le auto di lusso e la truffa alle assicurazioni, torna libero uno degli arrestati

PalermoToday è in caricamento