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Cronaca

Palermo piange la neonata abbandonata tra i rifiuti, la mamma non c'è

Attimi di tensione al cimitero dei Rotoli per l'ultimo saluto alla piccola creatura. Rabbia e disperazione davanti alla bara bianca ricoperta di fiori. Valentina Pilato è rimasta in ospedale, piantonata dai carabinieri

E' un po' come se ci fosse stata una città intera al cimitero dei Rotoli. Palermo piange la neonata buttata tra i rifiuti. Tensione, urla, lacrime, rabbia. Alla fine lei non c'era. Valentina Pilato è rimasta in ospedale, piantonata dai carabinieri. Dovrebbe essere dimessa oggi dall'ospedale Civico dove è ricoverata da lunedì. Ma forse poco importa. Non erano presenti neanche gli altri tre figli della coppia. Attimi di tensione, spintoni. I familiari della bimba si sono scagliati contro fotografi e operatori tv presenti presenti nella chiesa del cimitero. (GUARDA IL VIDEO)

Facce stanche, scosse. Volti tesi, fazzolenti bianchi come la bara, sulla quale in tanti poggiano alcune corone di rose. C'è chi piange, chi alza lo sguardo e osserva il cielo. L'aria, ferma, il sole di novembre che splende ma non offende. Così la folla raccolta si è stretta attorno alla minuscola bara, sistemata in mezzo a giganteschi perché. Là dentro c'è un corpicino "buttato via", prima del tempo, col futuro diventato subito passato. C'è chi va a caccia di parole per dare l'addio alla neonata battezzata al suo funerale. Come padre Pietro Furnari: "Non siamo noi a poter giudicare quello che è accaduto, possiamo solo chiederci perché?". La sua omelia è una scarica di parole che lentamente si rifugiano dentro al cuore. La piccola creatura in questa giornata trova anche un nome: Giorgia. Una beffa, forse, dentro un'esistenza lampo. 

"Quello di oggi è un giorno di dolore per tutta la città. Rimarranno nella memoria di tutti noi lo sgomento e a rabbia per un gesto atroce che è stato compiuto, insieme all'impegno a rafforzare lo sforzo di tutte le istituzioni affinché simili tragedie non abbiano a ripetersi". Così il sindaco Leoluca Orlando che, seduto in prima fila, ha partecipato ai funerali. Il Sindaco ha disposto che alle esequie fosse presente il Gonfalone della città "come segno di omaggio a questa bambina e segno di partecipazione di tutta la nostra comunità".

Stravolti i genitori della madre, che durante la funzione hanno accusato un malore. "Il cuore dell'uomo non conosce solo crudeltà, questo è l'abbraccio di Palermo per la piccola Giorgia - ha detto il sacerdote -. Lei ora è con il Signore e lui le darà tutto quello che forse noi non avremmo saputo darle e che neanche la vita le avrebbe dato. Questo deve essere di conforto". Il funerale finisce intorno a mezzogiorno. Palermo singhiozza, inghiotte lacrime. E lascia quel tempio col cuore schiacciato.

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