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Cronaca Falsomiele

Omicidio a Falsomiele, celebrati i funerali: "Uccisi con ferocia due bravi padri"

Chiese gremite per l'ultimo saluto a Vincenzo Bontà e Salvatore Vela, freddati a colpi di pistola in via Falsomiele. "Che la morte possa essere un seme di rinascita". La rabbia di amici e familiari. Intanto continuano le indagini sulla coppia accusata

Rabbia e dolore si fanno spazio tra le centinaia di persone che hanno partecipato ai funerali di Giuseppe Vela e Vincenzo Bontà, trucidati a colpi di pistola la scorsa settimana, in via Falsomiele. “Che la morte di Vincenzo possa essere un seme per la rinascita del quartiere. Come il contadino che lo pianta e non lo vede, ma sa che lì, ne percepisce la crescita e aspetta”. Mentre padre Nicasio Lo Bue, dall’altare della chiesa di Santo Spirito del cimitero di Sant’Orsola, consola familiari e amici con queste parole, gli investigatori proseguono nelle indagini per accertare le responsabilità dei coniugi Gregoli, arrestati pochi giorni fa con l’accusa di omicidio. Resta ancora da chiarire il movente dell’agguato. I due, ascoltati dal gip, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e sono rimasti in carcere.

SANT’ORSOLA - Tra i primi banchi della chiesa siedono la moglie e i figli di Vincenzo Bontà, mentre le lacrime accentuano i solchi sui loro volti, affranti da giorni per un omicidio che, per il momento, è ancora tutto da spiegare. “Chi impugna un’arma - arringa con pacatezza padre Nicasio - è debole e non compie la volontà di Dio. Vincenzo era un buon padre, un bravo marito e un grande lavoratore. In questo immenso dolore restano i dubbi, che non devono farci perdere l’obiettivo della nostra esistenza”. Le sue parole riescono anche a strappare un sorriso ai familiari e agli amici, nelle cui menti scorrono pensieri e ricordi, spezzati nei momenti di lucidità dalla ferocia di quell’omicidio.

FALSOMIELE - Poche ore prima della messa al Sant’Orsola, padre Nicasio ha celebrato nella chiesa Santa Caterina da Siena, a Falsomiele, anche quella di Giuseppe Vela (GUARDA IL VIDEO DELLE ESEQUIE), bracciante agricolo che probabilmente si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. “Perché tanta ferocia? Per quale motivo hanno agito in questo modo violento contro un padre esemplare e un marito amorevole?”. Anche il suo feretro, come successivamente per Bontà, è stato accompagnato da una folla commossa, presente per un ultimo saluto al 53enne e alla sua famiglia, ascoltando con attenzione l’omelia e ripercorrendo tutte le fasi di quel tragico giorno. Il sacerdote, poi, ha ricordato un aneddoto su Vela: “L’ho incontrato una volta mentre lavorava in un giardino vicino alla parrocchia. Era una persona umile, amabile. Noi dobbiamo augurarci che la morte di Giuseppe serva per un radicale cambiamento nel quartiere”.

Duplice omicidio a Falsomiele - foto Campolo

LE INDAGINI - Nel susseguirsi delle ore gli investigatori continuano a setacciare le informazioni a caccia di un movente. Qualcosa sarebbe già arrivata dall’analisi di alcune immagini che immortalano i coniugi Gregoli a bordo della loro Toyota Land Cruiser, proprio in quei secondi in cui sarebbe avvenuta l’esecuzione. Ad insospettire gli uomini della Squadra Mobile, fra le altre cose, una retromarcia di cui non hanno saputo dare spiegazioni. Nel mezzo l’amore per le armi di Adele Velardo (e dei suoi figli), che insieme al marito deteneva legalmente pistole, carabine, pugnali e munizioni, analizzate per capire se una di quelle armi possa essere stata utilizzata proprio per l'omicidio. Ad incastrarli, oltre a quelle immagini, c’è anche un testimone che stava percorrendo proprio in quegli istanti la via Falsomiele. Avrebbe visto qualcosa di anomalo e, impaurito, avrebbe deciso di fermarsi e allontanarsi.

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