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Cronaca

"Celebriamo il funerale del lavoro", ristoratori e commercianti insieme contro l'ultimo Dpcm

Decine di operatori economici palermitani si sono dati appuntamento davanti a Palazzo dei Normanni dove hanno portato in spalla una bara nera. "Vogliamo semplicemente lavorare, in sicurezza e rispettando le regole". Intanto il governo Conte studia il prossimo provvedimento

Una bara nera attraversava il piazzale di fronte a Palazzo de Normanni, mentre decine di ristoratori, titolari di pub, commercianti e musicisti “pregavano” insieme per celebrare il funerale del lavoro. E’ la manifestazione andata in scena nel tardo pomeriggio di ieri davanti alla sede dell’Ars e organizzata dagli operatori del tessuto economico locale che rischiano di affogare a causa degli ultimi decreti emanati dal Governo per contrastare l’emergenza sanitaria Covid-19.

“C’è una bara che simboleggia le speranze, i progetti, il futuro, ma soprattutto un’incertezza”, ha detto uno degli speaker al microfono. Le chiusure anticipate disposte con l’ultimo Dpcm, hanno sostenuto in massa i manifestanti, potrebbero trasformarsi in una mannaia per decine di tipologie di attività che invece trovano linfa vitale proprio dalle ore 18 in poi. “Vogliamo semplicemente lavorare, in sicurezza e rispettando le regole”, spiega un manifestante.

7 manifestazione funerale lavoro 31 ottobre 2020-2

Ieri pomeriggio un’altra categoria è scesa in piazza per manifestare il proprio dissenso nei confronti degli ultimi provvedimenti anti contagio. Davanti al Teatro Massimo c’erano gli istruttori e i titolari di palestre e centri fitness che si sono distesi per terra, restando immobili, a distanza di sicurezza. “Noi rappresentiamo la parte più sane e bella della società. Lo sport - hanno detto i promotori dell’iniziativa - è un’attività essenziale, poiché il diritto alla salute è strettamente legato alla nostra attività. Ridate vita allo sport”.

Intanto il Governo sta preparando un nuovo Dpcm che potrebbe essere pubblicato già domani, portando ulteriori restrizioni per frenare l’avanzata del Coronavirus. Una spinta verso le chiusure territoriali sulle quali decideranno però le varie Regioni. Tra i punti contenuti nel provvedimento, stando alle prime indiscrezioni, la chiusura delle scuole superiori di ogni ordine e grado con attivazione della Didattica a distanza, lo scaglionamento degli orari di chiusura delle attività, il divieto di varcare i confini regionali se non per ragioni di lavoro, salute o emergenza e altro ancora.

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