La frana a Mondello e la morte di una donna, indagato il sindaco Orlando
I fatti risalgono al 2015, quando un masso staccato da Monte Gallo colpì una villetta e uccise Ornella Paltrinieri. Il primo cittadino risponde di omicidio colposo perchè responsabile della Protezione civile comunale
Il sindaco Leoluca Orlando è indagato per il crollo di una parte del costone roccioso di Monte Gallo che il 27 novembre del 2015 causò la morte di Ornella Paltrinieri, 88 anni. La donna era nella sua villetta di via Calpurnio, a Mondello, quando un masso è piombato sull'abitazione, sventrandola. I detriti hanno travolto e ucciso la donna, rimasta schiacciata nel suo letto. Lo riporta l'edizione locale di La Repubblica.
Il sindaco Leoluca Orlando ha ricevuto l'avviso di garanzia per omicidio colposo nella qualità di responsabile della Protezione civile comunale. Avrebbe dovuto comparire oggi in Procura per l'interrogatorio ma il suo legale, l'avvocato Roberto Mangano, ha chiesto il differimento per poter mettere insieme la documentazione utile.
L'iscrizione del sindaco nel registro degli indagati, dopo quelle del dirigente della Protezione civile Franco Mereu e del dirigente del settore Riqualificazione urbana Mario Li Castri, arriva dopo il deposito della consulenza tecnica del'ingegnere Giovanni Barla ai pm Silvia Benetti e Bruno Brucoli. Secondo gli esperti, la parete rocciosa di Monte Gallo era già da dieci anni classificata “a pericolosità P4 molto elevata” e di conseguenza anche le villette edificate lì sotto con regolare licenza erano a "rischio molto elevato". "Ricorrendo le condizioni di particolare rischio per la pubblica incolumità - si legge - doveva essere adottata senza indugio la procedura prevista in questi casi, cioè la somma urgenza. Il non avere adottato questa procedura è da porre in relazione con lo stesso fenomeno occorso".
Il Comune, nel 2004, aveva predisposto un progetto preliminare di consolidamento di quelle pareti rocciose, finanziato con capitoli di spesa del ministero dell’Ambiente.I lavori partirono però due settimane dopo il tragico crollo. Orlando, in occasione del crollo, aveva parlato di "una tragedia frutto di un'inaccettabile lentezza delle procedure imposte agli Enti locali per le opere pubbliche, anche quelle più urgenti".
Dopo qualche ora arriva la replica del sindaco affidata a una nota: "Siamo in una fase del procedimento - si legge - in cui non è previsto il deposito degli atti di indagine svolti dall'Ufficio della Procura. Pertanto la mia conoscenza si limita unicamente ai capi di incolpazione provvisoria contenuti nell'avviso di garanzia. E’ evidente la distinzione del mio ruolo politico, e di indirizzo, da quello di natura squisitamente tecnica di cui sono investiti appositi uffici del Comune, come previsto dall'ordinamento vigente".