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"Con l'acqua alla gola": fash mob degli studenti per il clima in Cattedrale

I ragazzi tornano a mobilitarsi per il pianeta e annunciano la loro partecipazione al terzo sciopero globale per il clima il prossimo 27 settembre: "Siamo una generazione a cui stanno rubando il futuro". Si protesta anche nelle scuole di Bagheria: "Basta tagli e crolli"

Flash mob degli studenti per il clima, alle 12, in Cattedrale. "Siamo una generazione - dichiara Marta Sabatino, coordinatrice della rete degli studenti medi Palermo - a cui stanno rubando il futuro con delle politiche di sviluppo che hanno distrutto l'ambiente, la scuola e il mondo del lavoro".

Gli studenti tornano a mobilitarsi per il pianeta e annunciano la loro partecipazione al terzo sciopero globale per il clima il prossimo 27 settembre. "Continueremo - conclude la Sabatino - a mobilitarci a ottobre per chiedere investimenti strutturali sulla scuola, sul Sud e sul lavoro. Cambiamo il sistema, non il clima! per ribadire la condizione in cui vivono i giovani e il cambiamento climatico che influisce sulle nuove generazioni".

"Gli studenti sono con l'acqua alla gola, cioè sono stufi delle snervanti condizioni nelle quali sono costretti a vivere la scuola, chi diceva di voler risolvere problemi infrastrutturali non l'ha fatto, chi ha tentato di introdurre strutturali novità didattiche e valutative ha fallito. E poi c'è la lotta per il clima che segna un momento importante per il movimento studentesco e che la Rete degli Studenti Medi intende cogliere mettendo assieme le nuove lotte e le classiche esperienze rivendicative", aggiunge Giuseppe Barrese, esecutivo rete degli studenti medi Sicilia.

Questa mattina, si protesta anche nelle scuole di Bagheria. "Basta tagli e crolli, organizziamoci", i messaggi affissi sugli striscioni appesi in alcuni istituti superiori. L’anno scorso il liceo Scaduto ha subito un crollo, a seguito del quale gli studenti hanno occupato la scuola e quest’estate è crollato un'altra ala della scuola. "Nel frattempo ci vengono a dire che per rendere sicure le scuole devono montare impianti di video sorveglianza per tenerci tutti sotto controllo, come fossimo detenuti. Quello che vogliamo - spiegano dal Coordinamento Studentesco - noi è che la scuola smetta di essere luogo di profitto e sfruttamento. Quello che vogliamo noi è abolire l’alternanza scuola-lavoro. Quello che noi pretendiamo è di andare a scuola in strutture che non ci crollano addosso. Per tutte queste ragioni invitiamo gli studenti di Bagheria ad organizzarsi con noi. Insieme possiamo incidere. Organizziamoci e alziamo la testa. Invitimo tutti gli studenti a partecipare alla prima assemblea del Coordinamento studentesco Bagherese in programma martedì 24 settembre". 

Protesta degli studenti a Bagheria, gli striscioni

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