"Non siamo soddisfatti delle modalità della ripartenza. Soltanto alcune nostre proposte sono state accolte. Ma per l'avvocatura palermitana non è sufficiente", dice il presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Giovanni Immordino.
"Abbiamo presentato 26 pagine di osservazioni, tutte rese pubblicate agli iscritti, che ritenevamo serie e costruttive. L'attività giudiziaria deve ripartire - aggiunge Immordino - e continueremo a lavorare unicamente in tal senso. Adesso che per fortuna il contagio da Covid-19 sta notevolmente rallentando, confidiamo che l’osservatorio paritario tra magistrati e avvocati istituito dal presidente del Tribunale possa approntare misure che consentano di anticipare la ripresa di tutta l’attività giudiziaria per il 31 maggio, pur con tutte le cautele per la salute degli operatori”.