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Cronaca Carini / Via Francesco Cangialosi

Coppie di fatto, provocazione in scena: "matrimonio" gay a Carini

A scambiarsi le promesse prima del fatidico "sì" saranno due uomini convinventi ormai da 20 anni. A celebrare l'evento il consigliere comunale di Palermo Giulio Cusumano (Udc): "E' il giorno del loro anniversario, una vera testimonianza d'amore"

Un finto "matrimonio" gay per accendere i fari sul riconoscimento delle coppie di fatto. A scambiarsi le promesse prima del fatidico quanto fittizio "sì" saranno Giuseppe Randazzo e Antonino Giambanco, conviventi da 20 anni ai quali la legge vieta di unirsi nel sacro vincolo del matrimonio. Le loro "nozze" saranno celebrate domani pomeriggio a Carini dal consigliere del comune di Palermo Giulio Cusumano. "Sarà innanzitutto una testimonianza del loro amore - spiega il consigliere in quota Udc - organizzata nel giorno del loro ventesimo anniversario".

Si tratta di una iniziativa provocatoria per puntare all'istituzione del registro delle Unioni Civili anche a Carini, dove parallelamente verrà avviata una raccolta firme. Invitati per l'occasione tutti i politici locali e gli altri compaesani, ai quali verrà chiesto di firmare una petizione che verrà poi consegnata al consiglio comunale per discutere il riconoscimento delle coppie di fatto e ottenere l'istituzione del registro. La "cerimonia" avrà luogo al civico 126 di via Francesco Cangialosi.

"Magari si trattasse di un vero matrimonio - spiega Cusumano -, ma di fatto è solo una provocazione culturale e sociale. L'anno scorso mi sono battuto fortemente, con la disponibilità del sindaco Orlando, per far compiere questo grande passo alla città Palermo. E' arrivato di estendere questa possibilità a tutti i comuni dell'hinterland. Giuseppe e Antonino sono di fatto una coppia che convive ormai da 20 anni e l'evento di domani non può che essere considerato un fatto bellissimo".

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