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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Vuoi dimostrare che siamo tutti delle m....?": il film di La Vardera al cinema, ecco il trailer

Le parole "rubate" di Giorgia Meloni e i dialoghi segreti con Cuffaro e Salvini. La pellicola, dal titolo "Italian politics", racconta il dietro le quinte delle elezioni amministrative del 2017. "La radiografia del potere" nelle sale il 26 e 27 novembre

E' ufficiale: il film di Ismaele La Vardera il 26 e 27 novembre sbarcherà al cinema. Pubblicato sul sito de "Le Iene" il trailer della pellicola, dal titolo "Italian politics", che racconta il dietro le quinte delle elezioni amministrative del 2017, a Palermo. "Ismaele - dice Giorgia Meloni nel video - se vuoi dimostrare che siamo tutti delle merde fallo".

Guarda il trailer di "Italian politics"

Parole che la "iena dal ciuffo rosso" (così come è stato definito da Salvini) avrebbe preso alla lettera. In occasione della sua candidatura a sindaco, con una telecamera nascosta ha catturato i retroscena della lunghissima campagna elettorale e registrato le conversazioni segrete avute con diversi politici. Da Matteo Salvini (attuale ministro dell’Interno) a Giancarlo Giorgetti (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri), da Giorgia Meloni e Ignazio La Russa (ministri del governo Berlusconi), da Gianfranco Miccichè (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Berlusconi) a Rosario Crocetta (presidente uscente della Regione Sicilia) passando per Totò Cuffaro (due volte presidente della Regione Sicilia, condannato a 7 anni per favoreggiamento a Cosa nostra), i politici italiani di ieri e di oggi sono ‘attori’ inconsapevoli del suo lavoro.

Quella di La Vardera è stata la più chiacchierata candidatura della città, forse dell’intera penisola. Il giornalista si era proposto come alternativa al vecchio sistema impersonando un novello "Davide contro Golia" nel panorama politico locale. Una candidatura annunciata in pompa magna, sostenuta dal leader della Lega Matteo Salvini e da altri politici come Giorgia Meloni e l’ex presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro. 

Poi la notte del 12 giugno 2017, durante lo spoglio, matura il fallimento elettorale: La Vardera conquista appena il 2,7% di voti. Subito dopo si scopre che l'inviato de Le Iene, aveva deciso di registrare ciò che stava vivendo, come gli incontri che sarebbero serviti a spianargli la strada per conquistare la poltrona di sindaco della quinta città italiana e non solo. Con l’obiettivo di realizzare un docufilm zeppo di conversazioni “segrete” e circostanze surreali. "Ho documentato accordi indicibili, intrighi pericolosi. Ho svelato - afferma Ismaele La Vardera nel trailer del docufilm - l'identità di vecchi e nuovi burattinai della politica".

Il docufilm, prodotto con la regia di Davide Parenti e Claudio Canepari, due autori storici della tv italiana, che da più di 20 anni producono il programma “Le Iene” tra undici giorni sarà proiettato nelle sale di tutta Italia. A Palermo sarà l'Uci a mostrare la pellicola. "Di questa avventura - scrive la redazione de Le Iene nella nota che annuncia l'uscita nelle sale del film - ognuno si farà la propria idea. A Ismaele è servita a capire che la politica in fondo è un mondo semplice. Non importa saper fare quel che prometti, importa prometterlo bene. Non importa da dove arrivano i voti, importa che arrivino. Non importa se dici una cosa e ne fai un'altra, e soprattutto non importa che sia vero. Importa dirlo tante volte. E poi se qualcuno ti dà quel che vuoi, tu gli dai quello che vuole. Se lo fai con un boss è voto di scambio, se lo fai con chi è dentro il sistema non si chiama più così. Si chiama accordo politico".

La redazione accenna alla parte più suggestiva del film, quella girata - secondo le indiscrezioni diffuse poco meno di un mese fa da The Guardian - in un seminterrato nel quartiere della Kalsa, roccaforte della mafia siciliana. "La Vardera - anticipa il quotidiano inglese - viene accompagnato da un ex consigliere comunale per incontrare un parente del boss mafioso Gino ‘U mitra’ Abbate". Che avrebbe offerto un accordo: 'Possiamo consegnare 300 voti in questo quartiere, ma vi costeranno 30 euro ciascuno. Qui la gente ha bisogno di cibo. Qui decidiamo per chi voterà la gente, altrimenti non voterà'".

Non resta che attendere per vedere "la radiografia del potere come non l'avete mai vista" e fare le proprie valutazioni. 

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