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Venerdì, 22 Settembre 2023
Cronaca

Tavolini per strada vietati, la rabbia dei commercianti: "Ci fanno chiudere per il Festino, è incredibile"

Gabriele Calandrino, titolare del locale Ai Chiavettieri, è tra le "vittime" dell'ordinanza di Lagalla che ha imposto ai commercianti di smontare (temporaneamente) i dehors: "Calpestati i nostri diritti"

"In 18 anni di lavoro il Festino è sempre stato un giorno di grande lavoro, uno di quei giorni che ti faceva bene al morale ed alle tasche, quello che è successo adesso ha dell’incredibile". A parlare è Gabriele Calandrino, titolare del locale Ai Chiavettieri. Il suo pub è tra le "vittime" delle restrizioni decise dal Comune in occasione del Festino di oggi. L'ordinanza di Lagalla vieta i tavoli per strada.

Il provvedimento prevede che da questa mattina e fino alle 24 del 15 luglio "si dovranno sospendere temporaneamente le concessioni di suolo pubblico rilasciate agli esercizi commerciali con lo spostamento di tutti gli elementi di arredo, delle eventuali pedane e dehors presenti su via Maqueda, da piazza Sant' Antonino fino all'altezza di via Napoli e nel raggio di 100 metri dall'intersezione di ciascuna via adducente a questo asse".

"Quello che è successo adesso ha dell’incredibile - dice Calandrino - non solo per il cambiamento repentino dell’organizzazione ma soprattutto per la solita mancanza di rispetto e di comunicazione nei confronti di noi commercianti! Dopo che tutti avevamo chiamato il personale necessario e fatto una spesa adeguata per l’occasione ci viene comunicato (tramite media) che adesso non possiamo usufruire della concessione (già pagata) del suolo pubblico “imponendoci “ praticamente la chiusura dell’attività per 3 giorni. Tutti i commercianti che stanno subendo gli stessi disagi e che la pensano come me, possono venire oggi in via Chiavettieri per discutere insieme sul come reagire a quest’ennesimo sopruso che danneggia e calpesta i nostri diritti".

Sulla stessa scia il pensiero di Salvo Longo, vicepresidente nazionale Mio Italia, l’associazione di categoria che tutela le imprese e i lavoratori del settore: "Il sindaco Lagalla - dice - non parte col piede giusto nei confronti della ristorazione palermitana, soprattutto quella del centro storico e di alcune vie in particolare. La nuova ordinanza scritta ad hoc per il Festino, potrebbe sembrare scritta dalla mano di Orlando infatti. Sospendere per 3 interi giorni il suolo pubblico a chi è in affanno a causa d'indebitamento per la pandemia e ora per gli esagerati aumenti di tutto, non è un atteggiamento tipico di chi si mette nei panni di chi prova a salvare la propria impresa e posti di lavoro. Speravamo in un suo inizio differente, viste le sue dichiarazioni in campagna elettorale, che esprimevano vicinanza all'imprenditoria palermitana - ha dichiarato -. A Palermo attendiamo che venga presentata la nuova giunta per intraprendere un dialogo fra noi parte sociale e i vari assessori di riferimento, ma nel frattempo assistiamo impotenti alle prime decisioni infelici per il comparto". 

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