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Il provvedimento

Festino, via libera dalla Camera: in zona bianca potrà sfilare il carro con la Santuzza

Montecitorio ha dato l'ok definitivo a un decreto che ripristina la possibilità di svolgimento "di feste popolari e manifestazioni culturali all'aperto". Prevista anche la cancellazione dell'obbligo del super pass per i trasferimenti da e per la Sicilia e la Sardegna

L'estate 2022 potrebbe essere quella del ritorno di un ritorno del Festino in grande stile a Palermo dopo due anni di stop alla sfilata del carro causato dall'emergenza Covid. A fornire l'assist per le celebrazioni della Santuzza è il decreto della Vigilia di Natale che ha prolungato lo stato d'emergenza fino al 31 marzo e ha imposto l'obbligo del green pass rafforzato anche per prendere il caffè al bancone o accedere a musei, cinema, teatri, piscine e palestre. Il testo è stato approvato dalla Camera ieri, con 331 voti a favore, 43 contrari e tre astenuti.

Montecitorio ha dato il via libera definitivo al testo che però ha subito alcune modifiche durante l'iter parlamentare, dalla cancellazione dell'obbligo del super pass per i trasferimenti da e per la Sicilia e la Sardegna, al ripristino della possibilità di svolgimento "di feste popolari e manifestazioni culturali all'aperto" in zona bianca come appunto il Festino di Santa Rosalia.

In Commissione Affari sociali della Camera, è stato inoltre approvato all'unanimità un emendamento in base al quale dal 10 marzo sarà nuovamente possibile "consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive". Dunque torneranno a essere venduti popcorn, patatine, birra e coca cola al cinema e allo stadio nello stesso giorno in cui scatterà anche un'altra misura, il ritorno della possibilità di far visita ai familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno.

Il primo marzo, invece, via libera all'aumento della capienza negli stadi e nei palazzetti, che salirà rispettivamente al 75% e al 60%. Tutti interventi che vanno nella direzione annunciata dal governo di riaprire gradualmente il paese ma che rappresentano piccoli passaggi intermedi prima di quello che sarà il vero banco di confronto tra le forze politiche, la scadenza dello stato d'emergenza il 31 marzo.

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