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Cronaca

Il coraggio di rialzarsi dopo una violenza, la storia del primo consigliere donna di Cinisi

All'istituto Scelsa di Pagliarelli Vera Abbate, figlia di Rosa Vitale, ha raccontato la terribile esperienza della madre. Rapita e costretta a convivere tre giorni con il suo carnefice. Ma lei si è ribellata e ha detto "no" al matrimonio riparatore

La violenza sulle donne si combatte partendo dalla scuola. Questa mattina all'istituto Scelsa, a Pagliarelli, alla presenza delle ragazze e dei ragazzi delle terze medie, è stato proiettato un video in cui viene raccontata la vera storia di Rosa Vitale, ragazza che si è ribellata al suo violentatore e che ha rifiutato il matrimonio riparatore con lui.

"In occasione della Festa delle donne che ricorre oggi - ha spiegato la figlia Vera Abbate - vi vogliamo raccontare la storia di una giovane donna di 17 anni, che nel 1939 viveva a Cinisi. Maria Rosa Vitale (nella foto a destra) in quella bellissima età, che è l'adolescenza, venne 'fuiuta' (portata via con la forza) da un ragazzo e da i suoi complici perpetrando una pratica in uso in Sicilia fino a qualche anno fa. Per tre lunghi giorni fu costretta a convivere con il suo carnefice".

Rosa Vitale-2Dopo la violenza e davanti a un sogno di vita spezzato, la giovane donna trovó il coraggio di rialzarsi fiera. "La sua opposizione nella Sicilia degli anni quaranta a chi l’aveva rapita - continua Vera - e il suo rifiuto a un matrimonio riparatore e infine la denuncia nei confronti del suo rapitore e dei suoi complici è segno evidente di un grande coraggio e di una indomita volontà di giustizia. Rosa non si è fatta relegare all’ombra, si è rialzata, ha iniziato a sognare un mondo diverso per ricominciare a vivere"

A 17 anni ha iniziato a studiare, si è diplomata al liceo classico, si è iscritta all’Università Facoltà di Scienze Matematiche e quando le mancavano poche materie alla laurea, morto improvvisamente il padre ed essendo la più grande dei suoi quattro fratelli, nel 1962 è diventata segretaria della Scuola Media di Cinisi. "Impegnata attivamente in associazioni locali - racconta Vera - sempre nello stesso anno inizia la sua esperienza politica a Cinisi divenendo, insieme a un'altra, la prima Consigliere Comunale donna. Poi riceve la carica di assessore alla Pubblica Istruzione. Sempre da combattente a 47 anni realizza anche i suoi sogni di moglie e di mamma".

Questa è la forza delle donne, la forza di chi non si piega alla prepotenza. "In questa società così lontana dagli anni quaranta - continua Vera Abbate - le donne hanno raggiunto conquiste sociali, politiche ed economiche ma sono ancora oggi vittime di violenze e discriminazioni. Solo il coraggio e la determinazione potrà vincere sul pregiudizio e sulla sopraffazione di chi non riconosce il valore delle donne, un valore che ci ha regalato la natura che ci rende forti e amorevoli verso la vita. Io ci credo! Se vogliamo realizzare i nostri sogni, così come ha fatto Rosa dobbiamo reagire, solo se ognuno di noi agisce attivamente si può sperare in un vero cambiamento! Me lo ha insegnato lei Rosa Vitale, mia madre! Noi tutti dobbiamo attivarlo se vogliamo vivere e non sopravvivere - conclude Vera -. Lo dobbiamo a chi lo ha fatto prima di noi, lo dobbiamo ai nostri figli e alla nostra Sicilia!".

Presenti all'incontro anche il presidente della IV Circoscrizione Silvio Moncada e la consigliera Serena Potenza: “Come donna, come mamma, come rappresentante delle istituzioni - dice Potenza - ho il dovere di fare il possibile perchè il problema del femminicidio non venga ricordato soltanto quando succede una tragedia, ma dobbiamo attivare tutte le iniziative possibili per prevenire questo problema sociale". "La donna troppo spesso viene considerata come un oggetto - aggiunge Moncada - una proprietà degli uomini. E' importante organizzare momenti di condivisione nelle scuole perchè attraverso l'informazione possiamo insegnare ai ragazzi il rispetto per gli altri”. Ma la scuola Scelsa è sempre stata molto attenta ai temi relativi alla differenza di genere. “Sono personalmente convinta - dice la preside Ilaria Virciglio - che la parità sia ancora spesso solo uno slogan. Io ho deciso, insieme ai miei docenti, di ricominciare dalla scuola che, grazie alla formazione trasversale delle discipline, rappresenta il nostro sguardo di speranza sul futuro".

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