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Cronaca Cefalù

Cefalù, due famiglie afghane in fuga dai talebani saranno ospiti nella Diocesi

Il vescovo Marciante accoglie l'invito di Papa Francesco: "Vogliamo dare un gesto concreto a questi nostri fratelli, dare voce alla dignità umana che è in ognuno di noi con il megafono della carità e della solidarietà"

La Diocesi di Cefalù ospiterà due famiglie afghane in fuga dal proprio Paese dopo il precipitare della situazione politica e militare e l'instaurazione del nuovo governo talebano. "A tutti gli uomini e le donne del mondo va il mio appello a camminare insieme verso un noi sempre più grande, a ricomporre la famiglia umana, per costruire assieme il nostro futuro di giustizia e di pace, assicurando che nessuno rimanga escluso" è l'invito di Papa Francesco. Un invito rivolto alle chiese locali, a ciascun credente e alla società tutta affinchè sia più solidale e inclusiva. La Chiesa cefaludense non si tira indietro e ancora una volta si fa "prossimo" di chi soffre, degli ultimi e lo fa in modo concreto accogliendo chi è fuggito dalla propria terra in cerca di un futuro migliore.

"Gli ultimi, gli indifesi, i nostri fratelli immigrati non sono un peso, non sono pietre 'da scartare' - afferma il vescovo Giuseppe Marciante -, ma parte dell'unica Chiesa che è in Cristo. Con loro vogliamo condividere sofferenze e speranze nel segno dell'accoglienza e dell'integrazione. Come discepoli del Cristo trasfigurato vogliamo dare un gesto concreto a questi nostri fratelli, dare voce- conclude il vescovo - alla dignità umana che è in ognuno di noi con il megafono della carità e della solidarietà".  A promuovere i corridoi umanitari la Comunità di Sant'Egidio.


 

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