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Cronaca

Fallimento dell'Amia, il Comune condannato a pagare 51 milioni

La decisione della quinta sezione civile del Tribunale sulla vicenda dell'ex municipalizzata che si occupava della raccolta dei rifiuti in città, può inguaiare i conti di Palazzo delle Aquile

La quinta sezione civile del Tribunale di Palermo ha dato ragione alla curatela dell'Amia, l'ex municipalizzata che si occupava della raccolta dei rifiuti a Palermo, e ha condannato il Comune al pagamento di 51,1 milioni di euro. Una sentenza che può mettere nei guai i conti di Palazzo delle Aquile.

"E' l'ennesima tegola che cade sulla testa dell'amministrazione comunale - dice il coordinamento provinciale di Italia Viva Palermo - : il bilancio era già in squilibrio strutturale e questo pronunciamento non fa che aggravare una situazione già critica, mettendo letteralmente in ginocchio i conti dell'ente che non ha le somme per farvi fronte".

"Quando Italia Viva ha invocato un 'governo dei migliori' che mettesse insieme forze diverse per il bene della città - sottolineano da Iv -, ha ricevuto solo sberleffi da parte di chi sembra vivere su un altro pianeta. La realtà è che Palermo è in enorme difficoltà e ha bisogno di uno sforzo collettivo che vada oltre gli steccati per evitare il fallimento. Italia Viva continuerà, comunque, a lavorare in consiglio comunale nell'interesse della città"

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