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Cronaca Terrasini

Il 48enne di Terrasini fermato senza green pass, il sindaco di Messina: "Pronto a bloccare lo Stretto"

De Luca offre aiuto a Fabio Messina, agente di commercio, per riportarlo in Sicilia: "Pronto a pagare anche la sanzione se necessario". Già oggi potrebbe arrivare la sentenza del Tar di Reggio Calabria

Bloccato a Villa San Giovanni e costretto a vivere in auto perché senza green pass rafforzato non può attraversare lo Stretto. La battaglia di Fabio Messina, l'agente di commercio di Terrasini non si disputerà soltanto in un'aula di tribunale, dopo il ricorso d'urgenza presentato dai legali Maura Galletta e Grazia Cutino, ma è approdata anche in diretta tv e social. A intervenire questa mattina a Mattino5 per denunciare il caso di Fabio Messina è stato il sindaco Cateno De Luca deciso a fare rientrare a casa il 48enne, o tramite mezzi privati o pagando la sanzione con l'indennità da sindaco. 

Il primo cittadino aveva già scritto al presidente Mario Draghi per segnalare la situazione paradossale in cui si trovano gli utenti dello Stretto dopo il nuovo decreto per l'uso dei mezzi di trasporto pubblico se in possesso della certificazione verde. "Una normativa in contraddizione con il principio di continuità territoriale che va tutelato soprattutto nei confronti degli isolani", ha ribadito il sindaco. Le segnalazioni, infatti, si susseguono una dietro l'altra, perché tanti sono i casi di cittadini costretti a fermarsi sulla punta dello stivale senza poter andare nemmeno fare rientro presso il proprio domicilio. 

Sebbene secondo i legali di Messina l'uomo è determinato ad attendere comunque la sentenza del tribunale di Reggio Calabria, senza impiegare escamotage o scorciatoie mediatiche per tornare a casa, ma facendo diventare il suo caso da apripista a quanti come lui si trovano bloccati dal decreto, intanto per Fabio è arrivata l'ospitalità da parte di una famiglia di Villa che lo ha accolto per trascorrere la notte al caldo. 

“Queste gentili persone, di fatto – ha detto Messina all’Ansa – mi hanno tolto dalla strada. Lo Stato non mi dà nemmeno la possibilità di andare in albergo perché anche lì mi chiederebbero il Green pass. La dignità umana, così, finisce sotto i piedi. Si spera che entro 48 ore ci dicano se posso tornare a casa. C’è continuità territoriale e non si vede perché si passa passare tranquillamente tra regione e regione sulla terraferma e nelle isole no. È un problema di diseguaglianza tra italiani, a prescindere dal documento che si ha per salire a bordo di una nave”.

Il pronunciamento dei giudici potrebbe già arrivare in giornata. In ballo, oltre al diritto per la continuità territoriale, c'è anche il divieto di rientrare presso il proprio domicilio di fatto imposto dalla normativa che consente la circolazione sui mezzi di trasporto pubblico ai vaccinati con doppia dose e ai guariti dal Covid. Una concessione che veniva data anche durante il periodo di lockdown a quanti dovessero spostarsi fra diversi comuni per tornare a casa. 

Fonte: MessinaToday

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