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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ex Pip in piazza per tre giorni: "Sulla stabilizzazione di 2.520 lavoratori è calato il silenzio"

A partire da lunedì mattina, dalle 9 alle 13, manifesteranno davanti alla Presidenza della Regione siciliana, in piazza Indipendenza

Tre giorni di sit in. A partire da lunedì mattina, dalle 9 alle 13 i lavoratori ex Pip si daranno appuntamento davanti alla Presidenza della Regione siciliana, in piazza Indipendenza.Tre giorni di assemblea retribuita pubblica e aperta a tutti nei giorni di 14, 15 e 16 marzo.

"Nei mesi scorsi il Senato ha approvato un emendamento che traccia il percorso verso la stabilizzazione dei 2.520 lavoratori che vivono una eterna condizione di precariato. Poi è calato il silenzio - dicono i sindacati -. Dopo molte sollecitazioni il ministero della Funzione pubblica ha ripreso i lavori del Tavolo Tecnico ed ha finalmente ricevuto dal Dipartimento Lavoro della regione siciliana la documentazione necessaria che sembrerebbe non essere però ancora esaustiva e pertanto  necessita di  integrazione. In poche parole vorremmo capire se la Regione si è messa al passo".

“La Regione ci dica a che punto è la situazione discussa nel tavolo tecnico istituito a Roma e quando ripartirà il nostro tavolo siciliano che aveva iniziato un percorso proficuo e che si è fermato”, spiega Mimma Calabrò, segretario generale della Fist Cisl Sicilia, la federazione nata dalla sinergia di Fisascat e Felsa.

La settimana scorsa il ministero ha chiesto alla Regione di integrare la documentazione. “Mentre altrove si discute i lavoratori aspettano. Puntualmente ogni mese – aggiunge Calabrò -  tocca loro farsi sentire per ricevere lo stipendio  rimpallati tra il Dipartimento Lavoro a quello della Funzione Pubblica  C'è chi dimentica che si tratta di un diritto per l'importante lavoro svolto e non di un favore. Una situazione sfiancante e irrispettosa. A ciò si aggiunge il mancato pagamento dell'indennità del bonus integrativo (bonus Renzi). Ancora si attende il saldo del 2021 più i primi tre mesi del 2022”.

“Chiediamo – spiega la sindacalista – di sgombrare il campo dal legittimo sospetto che con l'avvicinarsi delle prossime elezioni qualcuno ricominci con le false promesse. A noi interessano le azioni concrete fatte nei luoghi deputati. Al governatore Nello Musumeci chiediamo un incontro affinché faccia chiarezza e si assuma le responsabilità per queste persone che sono lavoratori a tutti gli effetti che svolgono il loro lavoro fianco a fianco coi lavoratori dei Dipartimenti regionali, delle scuole e degli ospedali. ma a cui, nello stesso tempo, non vengono riconosciti i loro diritti”. 

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