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Cronaca

Ristoratore "dichiara" un euro, ma evade un milione: denunciato

Blitz della guardia di finanza alla Corte dei Normanni. "Ai clienti rilasciava apparentemente in maniera regolare scontrini e ricevute fiscali che però non transitavano in contabilità". Sequestrata anche una Porsche Cayenne

Ottimi piatti di cucina tipica, posizione centrale a Sferracavallo, tavoli all'aperto, servizio impeccabile, clientela numerosa, ma un solo difetto: quello di aver presentato per gli anni 2009 e 2010 dichiarazioni fiscali con un reddito pari ad 1 euro. Nonostante avesse intestato anche una Porsche Cayenne. Vincenzo Favaloro, 37 anni, titolare della "Corte dei Normanni" è stato scoperto e denunciato dalla guardia di finanza. Con sè aveva anche un lavoratore in nero. "Davanti al Tribunale faremo valere le nostre ragioni", afferma il legale Fabrizio Biondo.

Le fiamme gialle hanno scoperto che il ristorante avrebbe rilasciato ai clienti, apparentemente in maniera regolare, scontrini e ricevute fiscali che, però, avevano una particolarità: quella di non transitare in contabilità e quindi nella dichiarazione dei redditi ma aventi il solo scopo di far risultare una formale situazione di regolarità fiscale ed evitare che qualche cliente, magari, segnalasse al numero di pubblica utilità 117 della guardia di finanza il mancato rilascio della ricevuta.

All'atto dell'accesso effettuato ai primi di febbraio scorso, per iniziare una verifica fiscale approfondita, la guardia di finanza ha acquisito numerose ricevute fiscali e tutti gli scontrini di chiusura giornaliera, scoprendo, oltre alla presenza di un lavoratore completamente “in nero", che solo una parte di questa documentazione era poi confluita nei registri contabili del ristoratore. Il risultato quantificato al termine dell'ispezione ha fatto emergere che il ristoratore, dal 2009 al 2011, ha nascosto all'Erario oltre 1 milione di euro di ricavi e non versato imposte per quasi 200 mila euro.

Al locale i finanzieri sono risaliti grazie all'analisi di rischio effettuata sistematicamente mediante il monitoraggio degli elementi informativi risultanti dall'Anagrafe tributaria. Esaminando i dati, le fiamme gialle hanno riscontrato che il reddito indicato nella dichiarazione presentata dal titolare era inverosimile: appena 1 euro, appunto. Probabilmente il ristoratore pensava che, presentando comunque la dichiarazione, ancorché con un reddito irrisorio, sarebbe stato più difficile per il fisco individuarlo come potenziale evasore mediante le banche dati, sottovalutando il fatto che l'attività di preliminare analisi della guardia di finanza per la selezione dei soggetti da verificare, non si limita al riscontro dell'avvenuta presentazione della dichiarazione, ma si estende ad un esame approfondito dei dati ivi riportati.

A seguito dell'attività di verifica, essendo emerse violazioni di natura penale connesse all'entità dell'evasione, l'imprenditore di 40 anni, è stato segnalato alla Procura per il reato di "dichiarazione infedele". I finanzieri del gruppo Palermo hanno proceduto al sequestro di una moto e due autovetture tra le quali una potente Porsche Cayenne.

LA REPLICA DEL LEGALE. “All'accertamento della guardia di finanza sono stati allegati dei prospetti contabili in cui sono state fatte rilevare delle spese, tenendo conto delle quali non vi sarebbe reato". Lo dice l'avvocato Fabrizio Biondo che difende il ristoratore Vincenzo Favaloro titolare della Corte dei Normanni. "Di queste spese non si è potuto tenere conto in ragione di una particolare procedura di accertamento - prosegue - che i militari della guardia di finanza hanno utilizzato. Davanti al Tribunale faremo valere le nostre ragioni".
 

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