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Cronaca

Dichiarano il falso per ottenere sussidi ed esenzioni: 25 denunce

Attestavano requisiti fittizi: dall'esonero del ticket sanitario ad un contributo di locazione, dall'assegno di maternità dell'Inps all'ammissione gratuita al patrocinio legale. 58 i soggetti controllati: quasi uno su due "frodava". Danno all'erario di 300 mila euro

Alcuni avevano dichiarato di avere diritto all'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, altri avevano attestato di potere essere ammessi al gratuito patrocinio legale, altri ancora avevano attestato di avere diritto ad un contributo sul canone di locazione dovuto ai proprietari degli immobili, ancora altri avevano dichiarato di avere i requisiti per l'erogazione dell'assegno di maternità da parte dell'Inps, o di essere residenti in Italia percependo assegni sociali, pur risultando iscritti all'Aire (l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero). Il tutto con la presentazione di dichiarazioni o autocertificazioni non veritiere.

Nelle ultime settimane, i reparti del comando della guardia di finanza hanno compiuto numerosi controlli mirati a verificare l'effettivo possesso dei requisiti di legge previsti per accedere alle prestazioni sociali cosiddette "agevolate", alla scopo di individuare casi di frode. Complessivamente, sono stati 58 i controlli eseguiti nei confronti di queste categorie di percettori di agevolazioni pubbliche, di cui 25 - pari a circa il 43% - conclusisi con la denuncia di altrettanti soggetti che, a vario titolo, ne hanno indebitamente beneficiato per aver attestato falsamente di rientrare in determinate fasce di reddito, o per avere omesso l'indicazione di dati e notizie riguardanti il patrimonio personale e familiare, ovvero per non avere dichiarato altre agevolazioni già usufruite oppure per avere mentito sulla propria residenza.

Le accuse sono di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, e per quello previsto dall'art. 483 del codice per "falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico". L'importo delle somme illecitamente riscosse ovvero non pagate, con conseguente danno all'erario, ammonta complessivamente a circa 300 mila euro. Nello specifico, sono stati denunciate 6 persone che avevano presentato istanze di ammissione al gratuito patrocinio dichiarando un reddito inferiore a quello effettivo, 4 che al fine di ottenere il contributo sul canone di locazione avevano attestato un reddito inferiore a quello effettivamente percepito, 3 che avevano indebitamente richiesto l'assegno di maternità all’Inps attestando falsamente di non aver percepito analogo contributo da altri Enti e infine 2 che hanno dichiarato di possedere redditi inferiori per ottenere il beneficio dell'esenzione dal pagamento del ticket sanitario.

Nello stesso contesto sono stati eseguiti accertamenti nei confronti di 10 persone beneficiarie di "assegno sociale", pur essendo iscritti all'Aire. Per cinque di loro è scattata la segnalazione per aver omesso di comunicare l'intervenuta variazione della propria residenza ed avere conseguentemente percepito dall'Inps somme non spettanti a titolo di "assegni sociali", mentre gli altri cinque sono stati denunciati per aver sottoscritto una dichiarazione sostitutiva attestante falsamente la propria residenza in Italia.

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