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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare

La rivolta contro il racket e il sogno di libertà di un gruppo di ragazzi: Addiopizzo compie 17 anni

Da oggi a lunedì eventi tra Borgo Vecchio e Kalsa per festeggiare il "compleanno" dell'associazione che, nel 2004, tappezzò la città di manifesti contro le estorsioni e da allora ha aiutato decine di imprenditori. Per l'occasione sarà realizzato anche un hub vaccinale temporaneo. "Lo Stato assicuri i diritti fondamentali nei quartieri più poveri"

Sono passati 17 anni da quando la città si svegliò tappezzata di manifesti listati a lutto, con una frase che è ormai passata alla storia: "Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità". Un gesto di ribellione che - oggi lo si può dire senza timori di smentita - ha segnato una svolta nella lotta contro il racket. Il sogno di un gruppo di ragazzi, direttamente ispirato al sacrificio di Libero Grassi - l'imprenditore ucciso dalla mafia 30 anni fa proprio per il suo coraggioso no al pizzo - di contrastare gli esattori di Cosa nostra anche dal basso, cambiando la cultura e la mentalità dei commercianti e allo stesso tempo assicurando loro tutela legale e protezione. In occasione del "compleanno" di Addiopizzo sono tante le iniziative previste da oggi a lunedì.

Gli eventi seguono sostanzialmente due temi: il sostegno a chi denuncia a Borgo Vecchio e la pandemia, con la realizzazione di un hub vaccinale temporaneo nella sede dell'Associazione, in via Lincoln 131, per chi vive in condizioni di marginalità alla Kalsa. 
Nello specifico, da oggi (sabato) a Borgo Vecchio si svolgeranno iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolte a commercianti e imprenditori del quartiere per estendere in maniera più diffusa la rete di consumo critico antiracket "Pago chi non paga" costituita da chi si oppone alle estorsioni, offrendo un supporto a coloro che ancora adesso vivono stretti dalla morsa del racket.

"Da anni fino all’ultima indagine dello scorso ottobre nel rione del centro storico - spiega in una nota l'associazione antiracket - Addiopizzo assiste decine di commercianti e imprenditori che a Borgo Vecchio hanno trovato la forza e il coraggio di denunciare. Storie di resistenza di donne e uomini che dimostrano come, rispetto al passato, si sono create le condizioni per non piegarsi ai condizionamenti mafiosi".

Da tempo, però, Addiopizzo sottolinea che la sola lotta al racket, senza un intervento concreto dello Stato contro povertà e disagi, non basta: "Se si vuole imprimere una svolta decisiva per superare fenomeni mafiosi ed estorsivi, occorre che la politica investa su aree come Borgo Vecchio, attraversate da profonde sacche di povertà e degrado e in cui diritti come quello alla casa, al lavoro e alla salute restano un miraggio per molti, purtroppo troppi. Come testimoniano le diverse realtà sociali impegnate a Borgo Vecchio, senza lavoro, senza un tetto sotto il quale vivere (e l'emergenza abitativa cresce), con un diritto alla salute che si assottiglia per molti e un tasso di dispersione scolastica che aumenta, fenomeni criminali e di illegalità diffusa sono infatti destinati a perpetuarsi", dicono dall'associazione.

Da martedì 29 i volontari di Addiopizzo proseguiranno l'attività di informazione e ascolto nel quartiere Kalsa, nell'ambito della campagna "Accanto agli ultimi", per facilitare l'accesso alla somministrazione dei vaccini a quanti vivono in condizioni di marginalità e hanno per questo difficoltà a raggiungere i centri vaccinali.

Le vaccinazione sono previste per l'8 luglio nella sede di Addiopizzo in via Lincoln 131: qui sarà allestito un hub vaccinale temporaneo, grazie alla disponibilità del personale sanitario della struttura commissariale Covid-19 di Palermo e provincia retta da Renato Costa. 

L'idea è di rendere la sede dell'associazione un bene comune e "in un momento difficile come quello che si sta attraversando, vogliamo renderla un punto di riferimento per la comunità e in particolare per chi vive alla Kalsa in condizioni di marginalità. Da diversi anni - sottolinea Addiopizzo - pur non allentando il gravoso impegno di aiutare chi si oppone alle estorsioni, l'associazione è presente alla Kalsa con interventi di inclusione sociale, abitativa, educativa e lavorativa nei confronti di chi vive in condizioni molto difficili: figli di chi non ha un lavoro, una casa e a volte anche da mangiare. Figli di questa città per i quali è fondamentale strutturare servizi di prossimità e di inclusione sociosanitaria per ridurre le disuguaglianze".

Il programma degli eventi

Sabato 26 giugno, alle 18, appuntamento alla parrocchia di Santa Lucia per "Papa Francesco: 'I mafiosi sono scomunicati'" e una messa celebrata da don Antonino Guglielmini, alla quale parteciperanno i volontari di Addiopizzo. L'evento sarà replicato domenica 27, alle 20.

Lunedì 28, dalle 10, l'iniziativa "Anche a Borgo Vecchio si può fare: denuncia collettiva" per sensibilizzare e informare commercianti e imprenditori. I volontari di Addiopizzo e i negozianti che già aderiscono alla rete antiracket attraverseranno le strade di Borgo Vecchio per invitare altri commercianti alla denuncia, ma anche i cittadini al consumo critico, per favorire proprio coloro che si rifiutano di pagare il pizzo.

Martedì 29, alle 16.30, campagna vaccinale nel quartiere Kalsa: i volontari informeranno e ascolteranno coloro che nel quartiere hanno difficoltà a sottoporsi alla vaccinazione anti Covid, in vista delle somministrazio, l'8 luglio nella sede dell'associazione, in via Lincoln 131.  

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