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Cronaca

Cartucce, minacce di morte e teste di oca: intimidazione a impresa, due arresti

Estorsione e maltrattamento di animali: la polizia ha arrestato due uomini di 53 e 50 anni che avevano preso di mira un imprenditore palermitano

Estorsione e maltrattamento di animali: la polizia ha arrestato due uomini di 53 e 50 anni, Francesco Giovanni Figlioli e Antonino Natalizii, che avevano preso di mira un imprenditore palermitano. L'indagine svolta dalla Squadra Mobile di Palermo, e di Trapani, era iniziata dopo la denuncia della vittima. Figlioli e Natalizii avrebbero inviato un pacco con 3 cartucce da caccia, 3 teste mozzate di oca e un foglio con scritte intimidatorie al palermitano, titolare di una azienda, per convincerlo a desistere dall'azione esecutiva intrapresa per riscuotere un credito di quasi 42 mila euro, oltre interessi e spese legali da una impresa di persone "vicine" agli arrestati.

La ditta debitrice, in relazione ad una fornitura di materiale disattesa, era stata condannata, con sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Palermo, al pagamento. Figlioli e Natalizii sono stati individuati quali responsabili anche dell'invio di una lettera intimidatoria all'avvocato degli esigenti il credito, minacciato di morte qualora non avesse desistito dall'esercitare l'azione di recupero della somma. Solo Figlioli si è reso, inoltre, responsabile della morte di tre oche alle quali aveva tagliato la testa. I due malviventi - attraverso minacce - sarebbero riusciti nel loro intento, ovvero a costringere i creditori ad accettare una somma decisimente ridimensionata (3.500 euro) rispetto al credito preteso e ritenuto legittimo dal giudice.

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