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Cronaca Tribunali-Castellammare / Foro Italico Umberto I

Foro Italico, evade dai domiciliari ed estorce denaro a un automobilista: arrestato

Per provare ad ottenere i soldi, senza commettere un reato, ha raccontato all'automobilista di aver evitato che alcuni giovani danneggiassero il suo veicolo. Ma l'uomo per ringraziarlo gli avrebbe consegnato solo 50 centesimi. Da qui il furto delle chiavi e le minacce

Il giorno di Pasquetta ha evaso i domiciliari ed ha raggiunto il Foro Italico. Non contento ha rubato le chiavi di un'auto ed ha chiesto 50 euro al proprietario del mezzo per ridargliele. Per questo Pietro Marchese, 39enne palermitano, pluripregiudicato, è finito in arresto con l'accusa di evasione ed estorsione. Il malvivente, in un primo momento, aveva provato ad ottenere il denaro dall'automobilista, che stava salendo a bordo del suo mezzo, raccontandogli di aver evitato che alcuni giovani danneggiassero il suo veicolo. Ma l’automobilista per ringraziarlo di quanto fatto avrebbe deciso di consegnandogli solo 50 centesimi di euro. Troppo poco secondo il pregiudicato convinto che il suo slancio di altruismo valesse una ricompensa ben più sostanziosa.

Da qui il piano b: il malvivente avrebbe tolto dalle mani dell'automobilista le chiavi del mezzo minacciandolo di gettarle nel tombino se non gli avesse consegnato 50 euro. Dopo aver soddisfatto, a malincuore, la richiesta di Marchese, l’automobilista ha raggiunto la Questura e denunciato l'accaduto. Più pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno raggiunto il luogo dove si era consumato l’episodio estorsivo ed individuato il 39enne, grazie alla descrizione fornita dalla vittima. Dai controlli effettuati negli archivi informatici della polizia è poi emerso come l’uomo era anche evaso dai domiciliari. 

Durante le festività pasquali, i poliziotti del Commissariato Brancaccio hanno arrestato per evasione anche Francesco Missaghi, 67enne palermitano. L’uomo, con un burrascoso passato e un importante curriculum criminale, dopo aver litigato con un familiare avrebbe deciso di andare via di casa per rifugiarsi nel dormitorio comunale di via Messina Marine. Lì sarebbe stato notato armeggiare con un coltello dagli altri ospiti della struttura e quindi controllato dai poliziotti che lo hanno poi arrestato. Dovrà rispondere anche del porto abusivo di arma da taglio.


 

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